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L'industria europea dà segni di vitalità ma la Grecia deteriora le prospettive

 

(Teleborsa) - Migliora la situazione del manifatturiero nella Zona Euro, dove arrivano nuovi segnali di rafforzamento dell'attività. Secondo i dati elaborati da Markit sulle aspettative dei direttori acquisto delle aziende, il quadro si va progressivamente rafforzando, con un PMI manifatturiero ad aprile si è attestato a 52 punti, meglio del 51,9 della stima preliminare, anche se leggermente sotto il 52,2 di marzo. Una crescita è stata registrata nella maggior parte dei Paesi ad eccezione della Francia, che stenta ad agganciare il ritmo di ripresa, e della Grecia, che come noto sta attraversando una difficile crisi economico-finanziaria. In Francia, il PMI si è portato ai minimi da due mesi a 48 punti (in zona recessione) ed in Grecia a 46,5 punti (minimo da ben 22 mesi). Si resta in ziona espansione invece in Germania a 52,1 punti, in Spagna a 54,2 punti e in Italia a 53,8 punti, massimo degli ultimi 12 mesi. ”Anche se la contrazione del tasso di crescita ha messo alla prova il recente ottimismo fornito dall'alleggerimento quantitativo della BCE che avrebbe dovuto garantire la ripresa della regione, ad aprile continua a crescere il settore manifatturiero dell'Eurozona”, ha sottolineato Chris Williamson, capo economista di Markit. L'economista, ricordando che la situazione in Francia e Grecia rappresenta una “spia d'allarme”, cita anche il caso della Germania e dell'Irlanda dove sono stati osservati tassi di crescita più deboli. Pur ammettendo che le misure della BCE non hanno ancora trovato il tempo di dispiegare i loro effetti, l'esporto sottolinea che la “strada è ancora tortuosa” a causa dello spettro della Grecia.

 

04 Mag 2015 10:56 - Ultimo aggiornamento: 18:29

(Il Messaggero)