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Sentenze – Decisioni - Comunicati
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- Pubblicato Lunedì, 04 Maggio 2015 21:55
Corte dei Conti
Sezione regionale controllo Emilia Romagna deliberazione n. 64-2015
Sezione regionale controllo Lombardia deliberazione n. 137-2015
Province – Divieto attribuzione incarichi
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
I giudici contabili intervengono relativamente alla disposizione (comma 1, comma 420, L.190/2014) che introduce, per le Province delle Regioni a statuto ordinario, a decorrere dal 1 gennaio 2015, il divieto di effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni e mostre, nonchè di conferire incarichi di consulenza e studio. Al riguardo, i magistrati evidenziano che la disposizione lascia spazio al legittimo svolgimento di attività inerenti l’organizzazione di mostre o convegni qualora le stesse beneficino di un finanziamento proveniente da soggetti terzi, siano essi pubblici o privati; mentre il conferimento di incarichi esterni soggiace ad un regime più rigoroso che preclude l’affidamento di incarichi anche nel caso in cui non vi sarebbero spese a carico dell’ente. Si evidenzia, sull’argomento il diverso orientamento della sezione Lombardia espresso con la deliberazione n. 137/2015 secondo cui l’ente può conferire incarichi esterni qualora la spesa sia interamente finanziata dai fondi comunitari, nell’ambito di un progetto approvato dall’Unione Europea.
Corte dei Conti
Sezione regionale controllo Regione Sicilia deliberazione n. 163-2015
Enti locali – Fondo contrattazione integrativa 2015
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La questione di cui si occupano i giudici contabili è relativa alla quantificazione delle risorse da destinare alla contrattazione integrativa in conformità alla normativa vigente ( art. 9, comma 2 bis d.l. 78/2010 come integrato dall’art. 1 comma 456 L. 147/2013), che prevede quale limite nell’erogazione, il non superamento del corrispondente importo dell’anno 2010, ridotto automaticamente in misura proporzionale alla riduzione del personale. Tale interpretazione della disposizione, come ribadito più volte dalla magistratura contabile in numerose pronunce (ex multis sezioni riunite in sede di controllo n 51/2011), è da considerare di stretta interpretazione e non ammette deroghe ed esclusioni ; pertanto, a parere del Collegio, il vincolo normativo relativo alla spesa per il trattamento accessorio del personale si stabilizza, a partire dall’anno 2015, sulla base del limite riferito all’anno 2010 ed in considerazione della riduzione di personale.
Consiglio di Stato
Sentenza sezione VI n. 01796 -2015
Pubblico Impiego - Graduatorie concorsi pubblici
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Secondo i giudici amministrativi, in presenza di una graduatoria concorsuale ancora efficace, la regola generale da seguire per la copertura dei posti vacanti è quella dello scorrimento della medesima in preferenza dell’indizione di un nuovo concorso. Infatti la disciplina positiva pur confermando il principio per cui non sussiste un diritto soggettivo all’assunzione mediante scorrimento della graduatoria, impone all’amministrazione, che abbia a determinarsi diversamente, un rigoroso obbligo di motivazione della propria scelta derogatoria, tale obbligo non recede in presenza di particolari ragioni di opportunità che militino per una scelta organizzativa diversa dallo scorrimento, come l’esigenza di stabilizzare personale precario o il sopraggiungere di una modifica sostanziale della disciplina applicabile alla procedura concorsuale, ma è solo ridimensionato e attenuato ( Cons. Stato sez V n. 4770/2012, Ad. Plen. N. 14/2011).
Corte di Cassazione
Sezione Lavoro, Sentenza 1 aprile 2015, n. 6631
Lavoro privato – tutela salute lavoratori – obbligo tutela – inadempimento contrattuale del datore di lavoro
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La Corte di Cassazione ha stabilito che nei confronti del datore di lavoro esiste un preciso obbligo di tutelare la salute psico-fisica dei prestatori di lavoro e di assicurare che i locali dell’azienda siano in condizioni tali da permettere agli stessi di adempiere le prestazioni contrattuali cui sono obbligati, non subendo nocumento alla propria salute. I giudici della Suprema Corte hanno rilevato come esista un obbligo in capo al datore di lavoro di garantire la tutela della salute psico-fisica dei propri dipendenti e collaboratori che ha la sua fonte direttamente nella legge, in particolare nell’articolo 2087 del Codice Civile (“Tutela delle condizioni di lavoro”) a norma del quale: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Nel caso in cui si prospetti la violazione di tale obbligo, che grava sul datore di lavoro, il lavoratore è legittimato a non eseguire la propria prestazione eccependo l’inadempimento e, al tempo stesso, mantiene il diritto alla retribuzione, in quanto al lavoratore non possono derivare conseguenze sfavorevoli in ragione della condotta inadempiente del datore. Pertanto, se il datore di lavoro non garantisce un ambiente di lavoro salubre e tale da non recar danno alla salute dei lavoratori, questi sono legittimati ad astenersi dall’eseguire le proprie mansioni e a ottenere comunque la retribuzione dovuta.
Corte di Cassazione
Sezione Lavoro - sentenza n. 6777/2015
Lavoro in genere – Mancata ottemperanza sentenza di reintegro – Art. 388 c.p. – Non sussiste.
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Con sentenza n. 6777/2015, la Corte di Cassazione ha affermato che non costituisce reato la mancata ottemperanza del datore di lavoro all’ordine del giudice di reintegrare un dipendente nel posto di lavoro. I giudici della Suprema Corte evidenziano per tale inadempimento solo conseguenze civili di natura patrimoniale per le quali il lavoratore potrà richiedere un eventuale risarcimento.
Corte d’Appello di Roma
Sentenza n. 2488/2015
Lavoro pubblico - Contratto a termine - Retribuzione - Anzianità di servizio
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
La sentenza della Corte d’Appello di Roma ribadisce il principio di non discriminazione tra docenti con contratto di lavoro a tempo determinato e rispettivo personale di ruolo, attribuendo alla docente a tempo determinato il diritto a vedersi riconosciuta la medesima retribuzione spettante ai lavoratori a tempo indeterminato in applicazione del CCNL di categoria.
Tribunale Termini Imerese
Ordinanza 22 febbraio 2015
Valore probatorio dell’email come documento informatico
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Il Tribunale di Termini Imerese, chiamato a valutare se uno scambio di messaggi di posta elettronica tra avvocato e cliente sia idoneo a fondare validamente il conferimento dell’incarico professionale, riconosce all’e-mail il rango di documento informatico sottoscritto con firma elettronica cosiddetta “leggera” o “debole”.
ANAC
Comunicato del Presidente R. Cantone del 16/04/2015
Appalti di servizi e forniture - Indagine sull’applicazione del Codice riguardo all’importo stimato degli appalti e conseguenti irregolarità nelle procedure di affidamento dei capoluoghi di provincia
Segnalazione da U.O. Monitoraggio contratti e legale
Pubblicato il Comunicato del Presidente del 16 aprile 2015 che riporta i risultati dell’indagine sulla corretta applicazione delle regole riguardanti l’individuazione dell’importo stimato dell’appalto in relazione alle soglie comunitarie. Nel corso degli anni si sono riscontrare, soprattutto in riferimento agli appalti di servizi e forniture, sistematiche disapplicazione da parte delle stazioni appaltanti del Codice dei contratti pubblici - art. 29 comma 10 lett. a) e b) - in relazione sia alla corretta individuazione dell’importo stimato dell’appalto, sia al conseguente legittimo ricorso ad affidamenti in economia. Al fine di rilevare l’effettiva entità del fenomeno ‘distorsivo’, l’Autorità ha svolto un’indagine sistematica sui Comuni capoluogo di provincia. L’indagine, i cui dati si riferiscono al periodo dal 1° gennaio 2010 al 10 marzo 2015, ha individuato 90 Comuni interessati da anomalie, per ognuno dei quali si forniscono schede di dettaglio.
(Da ARAN)