News

Alitalia, in 40 anni è costata agli italiani 7,4 miliardi

 

In quarant'anni Alitalia è costata complessivamente circa 7,4 miliardi di euro alla collettività. Lo calcola l'Ufficio studi Mediobanca Mbres nello studio 'Stima dei costi diretti, pubblici e collettivi, originati dalla gestione Alitalia (1974-2014)'.

 

In particolare l'onere a carico del settore pubblico e della collettività prodotto dalla gestione 'in bonis' dal 1974 al 2007 è stato di 3,3 miliardi (a valori 2014). Il costo per gli italiani sotto la gestione commissariale dal 2008 al 2014, dopo l'intervento di Silvio Berlusconi per mantenere l'italianità e l'arrivo della cordata dei patrioti guidata da Roberto Colaninno, è stato invece di 4,1 miliardi.

 

Per quanto riguarda il periodo 1974-2007, cioè la gestione 'in bonis' della compagnia, lo studio calcola gli oneri pubblici considerando i versamenti per ricapitalizzare la società, le garanzie prestate a copertura del debito, i contributi a vario titolo erogati (anche a valere su fondi europei) e altri esborsi residuali. In particolare la voce più consistente è relativa agli interventi di ricapitalizzazione, che «si sono fatti particolarmente intensi dalla metà degli anni '90»: per essi lo Stato ha sborsato 2,937 miliardi a valori correnti (4,949 mld a valori 2014). Fatto il saldo tra il totale degli esborsi (5,397 mld a valori 2014) e il totale degli introiti (2,075 mld tra collocamenti, imposte, e dividendi), risulta che gli oneri netti cumulati in capo allo stato tra il 1974 e il 2007 sono pari a 3,322 mld.

 

La stima degli oneri pubblici e collettivi relativa al periodo di amministrazione straordinaria (2008-2014) è pari a 4,1 miliardi, tra prestito ponte del Tesoro del 2008 (0,3 miliardi), emissione 'zero coupon' (0,3 mld), obbligazioni Alitalia del Tesoro (0,3 mld), passivo patrimoniale dell'amministrazione straordinaria (1,2 mld), cigs-mobilità 2008-2015 (0,7 mld), prestazioni Fondo speciale trasporto aereo (1,2 mld) e versamento Poste in Alitalia Cai (0,1 mld).

 

Lo studio analizza anche i risultati netti della compagnia dal 1974 al 2007 ed evidenzia come la redditività della compagnia cominci a «deteriorarsi nei primi anni '90 per poi scadere significativamente dalla metà degli anni '90. Dal 1974 e fino al 2007, ultimo bilancio prima del l'amministrazione straordinaria, sono maturate perdite cumulate pari a 4,407 miliardi di euro a valori correnti. Dal 1996, anno della prima perdita monstre di 625 milioni, il saldo negativo è stato pari a 3,906 mld. La perdita maggiore è nel 2001 (-907 milioni). Dei 34 anni esaminati, 20 hanno chiuso in deficit, sommando una perdita pari a 5,1 mld».

 

25 Mag 2015 19:35 - Ultimo aggiornamento: 19:38

(Il Messaggero)