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Rapporto Cnel sul mercato del lavoro 2010-2011: prospettive migliori con possibili rischi

La crisi degli ultimi due anni ha colpito la crescita dell’economia, ma ha risparmiato in parte l’occupazione che ha retto grazie al sistema di ammortizzatori sociali, che hanno salvato 833 mila posti di lavoro. Tuttavia, giovani e Mezzogiorno hanno visto crescere le difficoltà e le prospettive per il 2011 non consentono di garantire una crescita tale da recuperare i posti di lavoro persi.
E’ la sintesi delle conclusioni alle quali è giunto il Rapporto Cnel sul Mercato del Lavoro 2010-2011, realizzato dal team guidato dal prof. Carlo dell’Aringa e presentato il 14 luglio 2011 in una iniziativa aperta dal Presidente del Cnel Antonio Marzano, con la partecipazione del Presidente d ella Commissione (III) del Cnel Edoardo Patriarca, del presidente dell’Istat Enrico Giovannini, e del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

Il Rapporto ha messo in evidenza che il sistema italiano degli ammortizzatori , pur proteggendo i lavoratori dagli aspetti più gravi della caduta produttiva, non è comunque riuscito a evitare che fossero i giovani con occupazione a tempo determinato a subire i contraccolpi maggiori della crisi.
Il Rapporto parla di una dimensione generazionale della crisi che ha visto peggiorare anche la prospettiva di passaggio ad una occupazione stabile; mentre prima della crisi il 31% dei giovani occupati con contratto temporaneo passava ad una occupazione stabile, dopo la crisi ciò accadeva solo per il 22%.