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Ue-Grecia, ecco l'ultima controproposta firmata Tsipras

 

Arrivata a Bruxelles questa notte la lettera del premier greco con le ultime richieste di Atene per raggiungere un accordo in extremis. Il ministro delle finanze tedesco Schaeuble: "non è una base per parlare di misure serie"

 

dal nostro inviato ALBERTO D'ARGENIO

 

01 luglio 2015

 

BRUXELLES - Era stata promessa ieri dal titolare delle finanze greche Yanis Varoufakis ai colleghi dell’area euro per fare chiarezza sulla posizione greca. La lettera firmata da Alexis Tsipras con le ultime controproposte ai creditori internazionali per chiudere un accordo in extremis sul salvataggio di Atene è arrivata a Bruxelles questa notte.

 

Il primo ministro greco per la prima volta dichiara di accettare la proposta degli europei, il testo pubblicato domenica scorsa dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker, ma aggiunge cinque punti.

 

Se i greci aprono sulle liberalizzazioni, chiedono di annullare la riforma delle pensioni del 2012 tornando a quella del 2010 e riservandosi di intervenire nuovamente in materia previdenziale ad ottobre. Anche sulla riforma del lavoro Tsipras promette di intervenire in autunno. Torna in discussione anche l’abolizione dell’Iva per le isole.

 

Intanto prosegue la mediazione tra il premier greco e la cancelliera Angela Merkel. Nelle ultime ore Tsipras parlando riservatamente con i mediatori di Roma, Parigi e Bruxelles si era detto pronto a cancellare il referendum di domenica in caso di accordo. L’Eurogruppo previsto per questa mattina alle 11.30 è stato rinviato alle 17.30 per studiare la nuova missiva giunta da Atene. Tuttavia diverse fonti diplomatiche parlano di rigidità da parte di Berlino.

 

In caso di mancato accordo si andrà al referendum con il “sì”, contro il quale Tsipras si è schierato, leggermente avanti nei sondaggi riservati che in Grecia non possono essere pubblicati. Tsipras anche in caso di sconfitta crede di poter rimanere in carica, andare ad elezioni anticipate e vincere. Diversi governi europei invece sembrano scommettere sul cambio di governo.

 

(La Repubblica)