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L'Italia perde posizioni nella classifica degli investimenti

 

(Teleborsa) - Sempre meno investimenti in Italia, tanto da far scivolare il nostro paese di ben sei posizioni nella classifica europea rispetto al 2010.

Dal 2010 al 2014 la spesa per investimenti è scesa di 3,1 punti di PIL, ossia di 48,7 miliardi di euro in termini nominali (tra il 2013 e il 2014 il calo è stato di 9,1 miliardi). In Europa solo Cipro, Grecia, Portogallo, Irlanda hanno fatto peggio di noi. Così gli investimenti nel nostro Paese sono scesi al 16,8% del PIL, un dato superiore, nel panorama internazionale, solo a quello di Cipro, Grecia, Portogallo, Irlanda e Islanda, e contro una media OCSE del 19,5%. A farla da padrone il settore costruzioni, con il 51,2% del totale degli investimenti del nostro paese. Questo settore, segnala ImpresaLavoro, ha visto calare gli investimenti di 30 miliardi di euro in quattro anni e da qui arriva il più grosso contributo al rallentamento delle spese complessive per investimento. Complessivamente gli investimenti in costruzioni passano dal 10,6% del PIL del 2010 al 8,6% del 2014. Nello stesso periodo, invece, gli investimenti in costruzioni sono cresciuti in Germania dello 0,8%, nel Regno Unito dello 0,7% e calati in Francia solo dello 0,5%. In valori assoluti questo significa che gli investimenti in costruzioni sono cresciuti di 5,7 miliardi in Francia (cala la percentuale su un Prodotto Interno Lordo che cresce, quindi aumenta leggermente il valore assoluto), di 54 miliardi in Germania e di 49 miliardi nel Regno Unito.

 

31 Ago 2015 12:56 - Ultimo aggiornamento: 12:56

(Il Messaggero)