News

Padoan propone un sussidio di disoccupazione Ue

 

Il ministro dell'Economia parla al Financial Times e lancia la proposta italiana: "Sarebbe un progresso verso la solidarietà". Governo e Tesoro al lavoro sulla Stabilità: card per i poveri e flessibilità sulle pensioni



05 ottobre 2015



MILANO - L'Italia è a favore di un regime di assicurazione comune contro la disoccupazione nella zona euro. Ciò mostrerebbe un "grande progresso verso la solidarietà o la condivisione del rischio" tra gli stati membri dell'unione monetaria. E' quanto afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan in una intervista pubblicata dall'edizione online del Financial Times. Domani pomeriggio Padoan interverrà all'università del Lussemburgo proprio sui temi del futuro dell'Unione monetaria. In casa, intanto, prosegue il lavoro sulla legge di Stabilità 2016: Matteo Renzi, Graziano Delrio e alcuni tecnici del Tesoro hanno tenuto una riunione per fare il punto della situazione.

Tornando a Padoan, il ministro rileva che "finora il messaggio arrivato alla maggioranza dei cittadini europei dall'Unione monetaria riguarda le banche e la restrizione di bilanci non crescita e posti di lavoro". La proposta di un sostegno comune contro la disoccupazione ha o scopo di "convincere gli europei che l'europa è parte della soluzione, non del problema". Secondo Padoan, "è arrivato il momento per mettere" la questione del sostegno anti-disoccupazione "sul tavolo e come ogni idea che può essere controversa vediamo che cosa accade: cercheremo di convincere i nostri partner che si tratta di una misura utile". Secondo l'idea italiana, il nuovo regime di sussidio contro la disoccupazione riguarderebbe i Paesi che subiscono un forte rialzo della disoccupazione e sarebbe gestito dalla commissione europea. Indica il Financial Times che si terrebbe conto dell'andamento della disoccupazione non tanto del livello. Una precisazione che fa capire che non solo i paesi del Sud Europa potrebbe essere interessati ma anche i Paesi del Nord che solitamente hanno una bassa disoccupazione ma che possono trovarsi esposti a choc economici rilevanti. Secondo l'impostazione italiana, scrive Ft, il sostegno ai disoccupati potrebbe durare 6-8 mesi, compensando il 40-50% del salario. Ciò "fornirebbe un sollievo temporaneo a quei paesi che sono colpiti da uno choc che genera più disoccupazione di quanto sia tollerabile".

In Italia, intanto, avanza il lavoro sul piano povertà: si fa strada un bonus da 80-120 euro per ciascun membro della famiglia indigente interessata da erogare tramite una social card, con le dovute corsie preferenziali per situazioni di maggiori disagio come madri sole con minori. Secondo quanto riporta l'Adnkronos, è questa l'ultima ipotesi sulla nuova Sia a cui lavora l'esecutivo per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Stime alla mano, l'intervento interesserebbe 1 mln di minori, circa 600-700mila famiglie e sarebbe condizionato alla presa in carico dei servizi comunali di voci come scuola, sanità e servizi sociali.

Sulle pensioni, si studierebbe un prestito pensionistico per il lavoratore vicino all'età di vecchiaia a carico delle aziende. E' - secondo fonti di Governo citate dall'Ansa - una delle ipotesi allo studio. L'impresa potrebbe fare un accordo per l'uscita anticipata pagando i contributi fino all'accesso alla pensione. L'azienda pagherebbe anche una quota dell'assegno per recuperare dal lavoratore quanto versato, tramite Inps. In pratica - spiegano tecnici vicini al dossier, nell'ipotesi che la misura vada nella Legge di Stabilità - azienda e lavoratore dovrebbero trovare un accordo per l'uscita anticipata con costi sia per l'impresa che per il pensionando mentre lo Stato avrebbe solo costi residuali.



((La Repubblica)