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Padoan: "2 miliardi per la sicurezza, serve ok a flessibilità dalla Ue"

 

Il ministro dell'Economia conferma che eventuali risorse aggiuntive dovranno essere destinate alla sicurezza: "Non è vero che l'Italia chiede troppa, siamo uno dei pochi Paesi che ha le carte in regola"

 

25 novembre 2015

 

MILANO - L'Italia "non chiede troppo" ma rispetta le regole europee ed è "uno dei pochi Paesi che ha le carte in regola per poter richiedere" le clausole di flessibilità. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione di fronte al Comitato di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen. "Si dice spesso che l'Italia chiede troppo - ha detto Padoan - ho ribadito esplicitamente all'Eurogruppo che il governo italiano ritiene di essere assolutamente nelle regole, di poter richiedere tutte le clausole per cui ha fatto richiesta. Non si sta chiedendo nulla che non sia all'interno delle regole", ha spiegato in merito all'ultima riunione dei ministri finanziari che si è tenuta lunedì scorso.

 

Da quel tavolo, è stata ribadita la posizione della Commissione Ue che ha 'rimandato' a primavera il bilancio italiano, chiedendo di vedere più chiaro nell'attuazione di investimenti e riforme e dicendo che i conti sulle spese per i migranti (l'Italia chiede circa 3,3 miliardi di spazio sul deficit in più) verranno fatti solo ex post.

 

Come ha spiegato già il premier Matteo Renzi, per altro, i programmi dell'Italia stanno cambiando. Alla presentazione della Stabilità, il primo ministro aveva spiegato che se l'Europa avesse sbloccato i fondi della 'clausola migranti', sarebbero andati all'anticipo già dal 2016 del taglio Ires (di per sé programmato per l'anno dopo) e per l'edilizia scolastica. Ma, dopo i fatti di Parigi, le risorse sono state dirottate: se ci saranno, 2 miliardi andranno ripartiti tra sicurezza e cultura. "Garantire la sicurezza ha una doppia dimensione: culturale e di spesa". E "il miliardo e il miliardo" annunciati dal premier, arriveranno "nel quadro della legge di Stabilità nella misura in cui l'Europa ci riconoscerà le clausole che abbiamo chiesto", ha dettagliato oggi Padoan: "Stiamo ragionando sull'ipotesi che ci sia il via libera europeo". Nel frattempo, infatti, la pressione di Parigi ha aperto un nuovo fronte di richiesta di flessibilità, che riguarda le spese per il contrasto al terrorismo.

 

"Dall'Italia non c'è una richiesta esplicita di togliere le spese per la sicurezza", ha spiegato Padoan, dal conteggio del deficit ai fini del Patto di Stabilità. Il governo, ha ribadito ancora, "dice all'Europa" che poiché "c'è già una richiesta sugli eventi eccezionali" (per la clausola sui migranti), "pare ovvio" che l'esigenza legata alla sicurezza dopo gli attacchi a Parigi, "siano altri eventi eccezionali rispetto ai migranti, altrettanto drammatici". Sullo "scomputo delle spese per la sicurezza" dal Patto, ha detto Padoan, "il dibattito è appena cominciato". Il succo è che in un modo (migranti) o nell'altro (sicurezza), gli ultimi drammatici eventi stanno rafforzando la linea di chi chiede maggiore mano libera nella spesa.

 

(La Repubblica)