News

Riscaldamento globale, l’Italia tra i paesi virtuosi

 

L’Italia è tra i paesi più virtuosi a livello mondiale in base alle emissioni di CO2. A stabilirlo è una graduatoria stilata da BlackRock Investment Institute (BII) che in una ricerca ad hoc (The price of climate change) ha studiato gli impatti delle emissioni, i paesi che ne producono di più e quali sono i vincitori e i vinti in prospettiva per le implicazioni derivanti dal riscaldamento globale.

 

Ebbene, il nostro paese nel 2015 si è piazzato al quarto posto tra i paesi per emissioni di CO2 dietro Svezia, Francia e Brasile: l’Italia, inoltre, precede la Turchia, la Polonia e la Germania. In fondo alla graduatoria, invece, si piazzano Cina, Russia, India e USA. La classifica a cura degli esperti del BII è stata elaborata tenendo conto di diversi parametri: dalle emissioni totali di carbonio all’esportazioni di carburante, dal consumo di energia al rapporto Emissioni/PIL, dalle emissioni pro capite al trend di crescita delle emissioni, fino all’esposizione del paese ai paesi più inquinanti.

 

Ma quali potrebbero essere i paesi vincenti nei prossimi decenni? Secondo gli analisti che hanno redatto il report di BII i paesi che importano i combustibili fossili potranno ottenere i maggiori vantaggi a patto , tuttavia, che abbiano la volontà politica e il capitale necessario per investire in energie rinnovabili. La Cina, in particolare, consuma la metà del carbone del mondo e genera il 26% delle emissioni globali di carbonio, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (l’organizzazione internazionale intergovernativa fondata dall’OCSE in seguito allo shock petrolifero del 1973). Il piano economico quinquennale annunciato da Pechino evidenzia una crescita sostenibile, aumenta la normativa sull’inquinamento atmosferico ed espande le regole anche nel campo del trading del carbonio. La caduta dei prezzi delle rinnovabili potrebbe portare il colosso asiatico a sposare con maggiore convinzione le fonti di energia alternativa: non a caso, gli investimenti della Cina nelle energie rinnovabili nel 2014 hanno rappresentato il 29% del totale mondiale secondo il Bloomberg New Energy Finance. Un balzo importante che le ha consentito di superare la Germania come il paese con la più alta capacità solare installata nel 2014, secondo il rapporto globale sull’energia rinnovabile.

 

Un altro potenziale vincitore, sempre secondo gli esperti di BII, è l’India a condizione però che investa per migliorare la distribuzione di energia e contrastare efficacemente il peggioramento dell’inquinamento atmosferico. Il paese ha 15 delle 30 città più inquinate al mondo in base alla qualità dell’aria, secondo il World Health Organizzazione. Poi sono molti i risparmi da effettuare. La trasmissione la distribuzione di energia elettrica in India è inefficiente: perde il 17% dei elettricità generata, rispetto al 6% negli Stati Uniti e Cina, in base ai dati della Banca Mondiale.

 

FinanciaLounge

(Tratto da La Repubblica - 9 dicembre 2015)