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Confcommercio: consumi in ripresa per la prima volta dal 2007

 

Per l'associazione dei commercianti è ancora presto per essere davvero ottimisti: a dicembre il dato è rimasto invariato e la fiducia dei consumatori ancora non si traduce in ripresa

 

05 febbraio 2016

 

MILANO - Consumi fermi su base mensile a dicembre, ma in crescita dell'1,7% su base tendenziale a dicembre. Il dato è stato comunicato dalla Confcommercio il cui indicatore, nel complesso del 2015, evidenzia una crescita dell'1,6%, la prima dal 2007. "Questi dati", sottolinea la confederazione, "si inseriscono in un contesto generale caratterizzato da una ripresa che, seppure avviata da quasi un anno, presenta ancora elementi di fragilità".

 

Insomma secondo Confcommercio è ancora presto per essere ottimisti: la ritrovata fiducia delle famiglie, salita ai massimi storici a gennaio "stenta, comunque, a tradursi in una concreta ripresa della domanda". Secondo i commercianti, infatti, "la crisi degli ultimi anni si è tradotta non solo in un calo dei consumi, ma anche in una erosione del risparmio cautelativo e in una sensibile riduzione della tradizionale forma di investimento delle famiglie (acquisto di abitazioni)". E' dunque presumibile che in questa fase "le famiglie stiano cercando forme di riequilibrio tra consumi, risparmio e investimenti e che solo nei prossimi mesi i consumi potranno tornare a crescere a ritmi più sostenuti". Diversa la situazione sul versante delle imprese che a gennaio hanno manifestato una prevalenza di giudizi tendenti al pessimismo, seppure in misura articolata.

 

Nel dettaglio, la stabilità registrata dall'Icc a dicembre, rispetto a novembre, è il risultato di una modesta ripresa della spesa relativa ai servizi (+0,1%) dopo il rallentamento negli ultimi due mesi, e di un calo della domanda di beni (-0,1%), che a novembre aveva segnalato un dato positivo. In questo contesto gli unici incrementi, peraltro di modesta entità, hanno riguardato gli alberghi, i pasti e consumazioni fuori casa (+0,2%), i beni e servizi ricreativi (+0,1%) e l'abbigliamento e le calzature (+0,1%). A dicembre la tendenza al ridimensionamento ha riguardato soprattutto la spesa per i beni e servizi per la mobilità (-0,4%), dopo l'incremento significativo di novembre, condizionata dal rallentamento delle vendite delle auto e delle moto, In riduzione sono risultati anche i consumi dei beni e servizi per le comunicazioni (-0,2%), che da maggio non segnalano variazioni positive, e dei beni e i servizi per la casa (-0,1%) per i quali ha pesato un minor utilizzo di energia elettrica. A dicembre sono risultate stabili sia la spesa per gli alimentari, le bevande ed i tabacchi, dopo il risultato positivo di novembre, sia la spesa per beni e servizi per la cura della persona che già dal mese precedente ha evidenziato segnali di rallentamento.

 

(La Repubblica)