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La classifica delle aziende che pagano meglio

 

Vodafone è la miglior soluzione per i top manager, Poste si posiziona bene per i dirigenti ma male per gli impiegati inferiori. Ecco tutte le classifiche degli stipendi

 

07 marzo 2016

 

MILANO - Dove trovare gli stipendi migliori nel bacino delle maggiori aziende italiane? Se si è un top manager in cerca di buone occasioni, conviene bussare alla porta di Vodafone. L'indice della remunerazione degli alti esecutivi della società di Tlc, fatta 100 la media nazionale (134mila euro lordi), è infatti a 121,3 punti. I dirigenti, un gradino sotto i top manager, potranno trovare la loro pentola d'oro in McKinsey (116,2 punti), ma anche Salini Impregilo e Poste Italiane offrono assegni più pesanti rispetto alla media delle grandi aziende italiane. In generale, a qualunque inquadramento si collochino, i cacciatori di buone remunerazioni farebbero bene a guardare ai settori delle Utility (energia elettrica, gas e acqua), a quello dei beni di largo consumo o ancora ai provider di servizi informatici per cercare gli assegni più pesanti. E a fuggire dalla consulenza, a meno che si prenda il passaggio da società quali Bip, Pwc, Kpmg o Deloitte - sul fondo della classifica generale - solo come un temporaneo trampolino di lancio verso la vita d'azienda.

 

E' la mappa delle remunerazioni nelle grandi società italiane che emerge dal Company Salary Index 2016 di JobPricing, che aggiorna la classifica delle imprese e del loro posizionamento sul mercato delle retribuzioni, basandosi sulle rilevazioni dell'Osservatorio presente su Repubblica. it (il report completo). Oltre 400mila utenti hanno compilato un questionario anonimo, formando un database che ha permesso di estrapolare 180mila osservazioni. Da lì, la definizione di un indice che tiene conto della retribuzione annua lorda e - fatta 100 la media di mercato per un particolare inquadramento - colloca l'azienda in questione a un livello inferiore o superiore.

 

LE CLASSIFICHE SETTORE PER SETTORE

 

Detto dei campioni degli stipendi agli inquadramenti superiori, il report si sofferma ad analizzare anche i profili inferiori. Il podio delle aziende più attraenti per i cosiddetti "professional", i quadri che non gestiscono direttamente altre risorse e guadagnano in media 52.500 euro lordi all'anno, parla il linguaggio delle Tlc con Cisco e Wind al primo e terzo posto, rispettivamente con indici di 117 e 111,3, intervallate da Ubi Banca. Scendendo agli impiegati (i dipendenti che hanno piccole responsabilità manageriali nei team di lavoro), la regina parmense della pasta, Barilla, indossa anche la corona delle paghe: 100 euro guadagnati mediamente da un impiegato italiano diventano 116,8 nell'azienda emiliana. Domina un podio che per il resto parla straniero, con P&G e Whirlpool a completare la zona medaglie, davanti a Luxottica. Con un indice Csi a 115,4 punti, non si possono lamentare i colletti bianchi assunti dal patron Leonardo Del Vecchio, anche se continuano a far gola i 270 milioni di dividendi staccati dal gruppo degli occhiali al fondatore e presidente esecutivo. Tra i livelli impiegatizi inferiori, con compiti operativi ed esecutivi, spicca il primato della Banca d'Italia, con un importante distacco dalla media nazionale visto che vanta un punteggio di 131,7.

 

Le singole performance si collocano in un contesto di timida crescita dei salari, con un maggiore dinamismo per i livelli inferiori. Le prime stime di JobPricing rilevano che i quadri e i dirigenti hanno visto scendere la loro remunerazione nel corso del 2015, mentre impiegati e operai hanno registrato timidi incrementi (nell'ordine dell'1,5-2%) grazie agli adeguamenti contrattuali automatici a livello nazionale e aziendale. La deflazione, che smorza la spinta degli assegni, e gli scivoli che hanno accompagnato all'uscita molti alti manager hanno alleggerito la busta paga media ai piani alti, con stipendi in calo di quasi tre punti percentuali.

 

METODOLOGIA

In primo luogo è stato calcolato un indice per ciascun profilo retributivo presente nel Database di JobPricing, attraverso il rapporto tra la

RAL del singolo individuo e la RAL media di mercato di una grande azienda relativa alla sua posizione or ganizzativa di riferimento.

Esempio:

RAL Venditore (categoria: Impiegato) = 32.000

RAL Media di mercato (Database JobPricing) per il Venditore

Impiegato - Grande Azienda = 31.000

Indice del singolo profilo: 32.000/ 31.000 x 100 = 103,2

 

In secondo luogo, è stato ottenuto il C_S_I di ciascuna azienda, calcolando la media degli indici di ciascun profilo appartenente a quell’azienda.

Esempio:

Azienda X: 5 profili (con indici pari a 103,2 - 110,4 - 115,6 - 104,1 - 94,4)

C_S_I Azienda X = Media (103,2 - 110,4 - 115,6 - 104,1 - 94,4) = 105,5

Disclaimer: Il Company Salary Index (C_S_I) è basato su informazioni raccolte via web, mediante questionario on line compilato da utenti in forma anonima. Lo studio è stato realizzato con intento divulgativo. Per rendere i dati aziendali significativi, l’informazione relativa a ogni singolo individuo viene confrontata con il dato di mercato (relativo a grandi aziende) della posizione dichiarata dall’individuo stesso, contenuto nel Database di JobPricing. Questo metodo permette di ottenere, per ogni azienda, un confronto al massimo livello di dettaglio. Infine, va sottolineato che le classifiche e i dati complessivi proposti prendono in considerazione esclusivamente aziende di grandi dimensioni per garantire riservatezza ed anonimato.

 

 

Le classifiche degli stipendi, settore per settore

 

07 marzo 2016

 

MILANO - Il Company Salary Index 2016 dell'Osservatorio JobPricing permette non soltanto di stilare la graduatoria delle aziende che guadagnano meglio, ma anche di valutare quali sono le forbici delle retribuzioni all'interno dei singoli settori dell'industria. Ecco dunque che l'effetto-Expo può spiegare perché le aziende di "alimentari, bevande e beni di largo consumo" hanno tutto l'interesse ad attirare i migliori professionisti del settore: non è un caso che la fascia delle retribuzioni del comparto sia oltre la media nazionale. La filiale italiana del colosso Procter&Gamble si aggiudica il primato (confermando quello del 2015), ma a scorrere l'elenco si trovano tutti i campioni del Food tricolore: Lavazza, Barilla e Ferrero, solo per citarne alcuni, sono sopra la media delle retribuzioni nazionali. In coda al comparto c'è Coca Cola Italia, che, spiega lo studio, impiega soprattutto risorse operative dedicate all'imbottigliamento e alla distribuzione. Guardando alle altre industry, Ducati stacca tutti nei motori, UnipolSai nelle assicurazioni e la Coop (indice a 101,2) batte l'Esselunga (99,4) per il primato nella grande distribuzione. Un segmento piuttosto appiattito, ma dove il commercio 'vecchio stile' dei supermercati fisici risulta vincente rispetto ai negozi virtuali quali Apple (95,2), Amazon (95,1) o Yoox (86,4). Da ultimo, il paradosso delle agenzie per il lavoro, che sono ampiamente sotto la media, con un distacco fino a 25 punti: i professionisti della ricerca del posto non sono premiati dal punto di vista retributivo.

 

Ecco di seguito alcuni esempi di pagelle, azienda per azienda.

 

ALIMENTARI, BEVANDE E BENI DI LARGO CONSUMO
PROCTER & GAMBLE ITALIA 118.9
LUIGI LAVAZZA 113.9
MONDELEZ ITALIA 113.5
BARILLA G. E R. F.LLI 113.3
HEINEKEN ITALIA 108.7
PARMALAT 107.9
UNILEVER ITALY HOLDINGS 107.2
FERRERO 105.9
BIRRA PERONI INDUSTRIALE 99.6
NESTLE' ITALIANA 98.2
L'OREAL ITALIA 96.3
HENKEL 96.1
COCA COLA HBC ITALIA 94.8
 
 

APPARECCHIATURE ELETTRONICHE ED ELETTRICHE,
AUTOMAZIONE
NOKIA SIEMENS NETWORKS 114.1
BTICINO 108.5
GENERAL ELECTRIC 107.4
SIEMENS 107.1
MICRON TECNOLOGY ITALIA 106.9
ESAOTE 106.6
HUAWEI TECHNOLOGIES 106.5
HEWLETT PACKARD ITALIANA (HP) 105.6
WHIRLPOOL EUROPE 103.9
PRYSMIAN 102.2
ELECTROLUX ITALIA 102.1
SCHNEIDER ELECTRIC 101.1
INDESIT COMPANY 99.9
DATALOGIC 98.2
STMICROELECTRONICS 98.0
CAREL INDUSTRIES 97.1
MBDA ITALIA 97.1
ABB 94.9
SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA 90.0
INTECS 89.5
CANON ITALIA 89.0
TOSHIBA EUROPE 88.3

ASSICURAZIONI
UNIPOLSAI ASSICURAZIONI 108.1
SOCIETA' CATTOLICA DI ASSICURAZIONI 104.5
UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO 103.2
GENERALI ITALIA 101.1
ZURICH INSURANCE GROUP 100.7
ALLIANZ 99.6
GRUPPO AXA 96.2
REALE MUTUA ASSICURAZIONI 95.7
POSTE VITA 88.3



METODOLOGIA

In primo luogo è stato calcolato un indice per ciascun profilo retributivo presente nel Database di JobPricing, attraverso il rapporto tra la

RAL del singolo individuo e la RAL media di mercato di una grande azienda relativa alla sua posizione or ganizzativa di riferimento.

Esempio:

RAL Venditore (categoria: Impiegato) = 32.000

RAL Media di mercato (Database JobPricing) per il Venditore

Impiegato - Grande Azienda = 31.000

Indice del singolo profilo: 32.000/ 31.000 x 100 = 103,2

 

In secondo luogo, è stato ottenuto il C_S_I di ciascuna azienda, calcolando la media degli indici di ciascun profilo appartenente a quell’azienda.

Esempio:

Azienda X: 5 profili (con indici pari a 103,2 - 110,4 - 115,6 - 104,1 - 94,4)

C_S_I Azienda X = Media (103,2 - 110,4 - 115,6 - 104,1 - 94,4) = 105,5

Disclaimer: Il Company Salary Index (C_S_I) è basato su informazioni raccolte via web, mediante questionario on line compilato da utenti in forma anonima. Lo studio è stato realizzato con intento divulgativo. Per rendere i dati aziendali significativi, l’informazione relativa a ogni singolo individuo viene confrontata con il dato di mercato (relativo a grandi aziende) della posizione dichiarata dall’individuo stesso, contenuto nel Database di JobPricing. Questo metodo permette di ottenere, per ogni azienda, un confronto al massimo livello di dettaglio. Infine, va sottolineato che le classifiche e i dati complessivi proposti prendono in considerazione esclusivamente aziende di grandi dimensioni per garantire riservatezza ed anonimato.

 

(La Repubblica)