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Slitta al 2014 l'aliquota al 28% per i professionisti senza cassa

Un emendamento ha fatto slittare al 2014 l'aumento delle aliquote contributive per i professionisti a partita Iva previsto dalla Riforma del lavoro

 

È la conseguenza della stretta sulle “false partite Iva”. Lo stesso vale per i parasubordinati iscritti alla Gestione separata Inps. Per le altre forme di contratto, rimane l’aumento dell’aliquota al 20%. Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno approvato le modifiche alla riforma del lavoro. È arrivato infatti il via libera all'emendamento della maggioranza, concordato con il governo, al decreto sviluppo che modifica la riforma Fornero su ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata. Il via libera dell'aula è atteso per la prossima settimana. Il testo, che ha subito una riformulazione a seguito trattativa tra partiti che sostengono al maggioranza e il governo, prevede dieci punti di modifica della riforma Fornero che entra in vigore domani. Le principali novità riguardano la mobilità, le partite Iva e i cocopro. Dopo il no da parte del ministro Elsa Fornero al rinvio di un anno dell'entrata in vigore dell'Aspi, passa la proroga al 31 dicembre 2014 della mobilità secondo le regole attuali. Sul fronte della flessibilità in entrata vengono ridotti gli intervalli tra un contratto e l'altro a tempo determinato, nel caso dei lavori stagionali. La definizione delle pause di lavoro sono demandate alla contrattazione. L'emendamento approvato agevola poi l'utilizzo dell'apprendistato e spalma su due anni (anziché uno, come previsto nella riforma) due criteri che servono a individuare le false partite Iva, cioè la collaborazione con lo stesso committente per più di 8 mesi e l'importo del reddito fino a 18 mila euro Altra novità per le partite Iva e gli iscritti alla gestione separata dell'Inps è il blocco dell'aumento delle aliquote pensionistiche che nel 2013 restano al 27%: per compensare le mancate entrata derivanti da questo blocco viene accelerato il processo di aumento delle aliquote dei pensionati che hanno collaborazioni: per loro l'aumento al 24% gia' previsto nel 2018 viene anticipato al 2016.   Nel solo 2013 sarà poi possibile per i "percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito" integrare il reddito fino a 3 mila euro. Il confronto tra Ministero del Lavoro e parti sociali per una "ricognizione delle prospettive economiche e occupazionali" al fine di "verificare la corrispondenza a tali prospettive della disciplina transitoria e proporre eventuali conseguenti iniziative" avverrà entro il 31 ottobre 2014. Viene poi istituito presso il Ministero un archivio degli accordi sulle crisi aziendali che dovranno quindi essere depositate obbligatoriamente al dicastero di via Veneto. Altre modifiche: le aziende in crisi con prospettiva di ripresa potranno utilizzare la cassa integrazione straordinaria fino al 2015, si agevola il trasferimento dei rami d'azienda per quelle in crisi e si stabilisce che i contratti a termine fino a 6 mesi non siano inclusi nel conteggio del numero dei dipendenti. Molte delle novità fanno parte delle richieste unitarie di sindacati e Confidustria.

(MP)