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Dopo l'industria, delude il commercio: calo dello 0,8% a marzo
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- Pubblicato Giovedì, 26 Maggio 2016 22:46
Dopo quattro mesi senza ribassi, le vendite al dettaglio segnano il passo nella rilevazione rispetto al mese precedente. Resta invece il segno positivo nel raffronto annuo
26 maggio 2016
MILANO - Dopo la delusione dell'andamento dell'industria, anche il commercio segna una battuta d'arresta a marzo: dopo quattro mesi di fila positivi o stazionari, a marzo le vendite al dettaglio tornano a scendere a livello congiunturale, cioè nel raffronto con il mese prima. Si registra, comunica l'Istat, un calo dello 0,8% in volume rispetto a febbraio, mentre in valore il calo è dello 0,6%. Rispetto a marzo 2015, cioè a livello tendenziale, le vendite crescono complessivamente, sia in volume (+1,9%) sia in valore (+2,2%). L'incremento più sostenuto si rileva per i prodotti alimentari: +3,7% in valore e +4,2% in volume.
Se è vero che tutti i grandi istituti economici attribuiscono alla domanda interna il ruolo di timone della ripresa, viste le difficoltà dei Paesi emergenti che impattano sull'export, non è una buona notizia il fatto che nella media del trimestre gennaio-marzo 2016, "l'indice in valore registra una variazione nulla, mentre l'indice in volume aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente", come rileva oggi l'Istat.
Dopo l'industria, delude il commercio: calo dello 0,8% a marzo
Quanto infine alle tipologie di negozi che riescono a incrementare i loro affari, l'Istat torna a vedere una dinamica positiva per la grande distribuzione (+2,9%) rispetto alle imprese che operano su piccole superfici (+1,6%). Gli aumenti più consistenti in valore riguardano le imprese da 6 a 49 addetti (+2,8%) e quelle con almeno 50 addetti (+2,7%).
(La Repubblica)