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Brexit, banche centrali in campo per calmare i mercati. La Fed possibili conseguenze economia Usa

 

Banche centrali in azione per contenere il panico sui mercati scoppiato dopo il referendum che ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa.

 

La Bce è pronta a iniettare liquidità in euro e in altre valute per far fronte i contraxccolpi della Brexit. È quanto si legge in una nota dell'istituto centrale europeo in cui si precisa che la Bce è preparata all'emergenza ed è in stretto coordinamento con le altre banche centrali.

 

«Le banche dell'Eurozona sono resilienti in termini di capitale e liquidità» per far fronte alla Brexit, assicura ancora la Bce in una nota spiegando che è «in stretto contatto con le banche e i rispettivi organi di controllo» e che sta «monitorando con molta attenzione» l'andamento dei mercati.

 

In Bce «siamo mobilitati e determinati» afferma, tramite un portavoce, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau.

 

«La Federal Reserve è pronta, se necessario, a fornire liquidità in dollari attraverso i canali esistenti con le banche centrali, per affrontare le pressioni sui mercati globali» esercitati dalla Brexit. Pressioni che «potrebbero avere conseguenze avverse per l'economia americana». È quanto si legge in una nota della banca centrale statunitense.

 

Il governatore della Bank of England Mark Carney afferma che l'istituto non esiterà a prendere misure addizionali ed è pronto a fornire extra fondi per 250 miliardi di sterline.

 

La Bank of England precisa di aver assunto «estensivi piani di emergenza» e afferma di lavorare a stretto contatto con il ministero del Tesoro, le altre autorità del Regno Unito e le banche centrali estere.

 

La Bank of Japan lavorerà a stretto contatto con le altre banche centrali per stabilizzare i mercati: lo ha assicurato il governatore Haruhiko Kuroda, nel resoconto dell'agenzia Kyodo, dopo il referendum in Gran Bretagna.

 

La Banca centrale della Svizzera (Snb) è intervenuta sul mercato valutario per stabilizzare il franco svizzero, finito sotto pressione dopo la Brexit. In un comunicato la Snb spiega che dopo l'esito del referendum in Gran Bretagna, «il franco svizzero è finito sotto pressioni rialziste» e «la Banca centrale svizzera è intervenuta sul mercato per stabilizzare la situazione e rimarrà attiva sul mercato».

 

I ministri finanziari del G7 esprimono «rispetto per la decisione popolare del Regno Unito di uscire dall'Unione europea e fiducia nella capacità delle autorità britanniche di gestire le conseguenze del referendum». Lo si legge in una nota diffusa al termine della riunione telefonica dei sette Grandi.

 

I ministri «riconoscono che la volatilità dei mercati può avere implicazioni per la stabilità economica e finanziaria ma

ricordano che le banche centrali stanno assicurando ai mercati la liquidità necessaria a favorirne il regolare funzionamento», riferisce ancora la nota dei minsitri del G7 che precisano di «conservare la propria unità e la capacità di cooperare per la stabilità finanziaria».

 

2016-06-24 07:01:15

(Il Messaggero)