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Moody's taglia da stabile a negativo l'outlook del debito britannico

 

Fitch: dalla vittoria del 'leave' nel referendum Uk effetti negativi sul credito per la maggior parte dei settori del Paese. S&p: il giudizio tripla A della Gb potrebbe perdere uno o due livelli

 

25 giugno 2016

 

L'agenzia Moody's ha tagliato da stabile a negativo l'outlook del debito del Regno Unito dopo la vittoria della Brexit, il referendum che ha sancito l'uscita del Paese dall'Unione Europea. Decisione che potrebbe essere il preludio a un declassamento del rating in un futuro prossimo.

 

Secondo le stime dell'agenzia di rating, che ha confermato il rating 'Aa1', il voto comporta il rischio di "un prolungato periodo di incertezza per il Regno Unito, con implicazioni negative nel medio termine per la crescita del Paese". Implicazioni che avranno delle conseguenze anche sul fronte dei conti pubblici, complicando l'attuazione del piano pluriennale di risanamento e consolidamento messo a punto a suo tempo.

 

Del resto - sottolinea ancora Moody's - Londra dovrà non solo negoziare con Bruxelles l'uscita dalla Ue, ma dovrà anche affrontare cambi significativi sul fronte delle politiche dell'immigrazione, del commercio e delle politiche di vigilanza. Con un aumento inevitabile delle spese.

 

Nessuna decisione, per ora è stata presa dalle altre due grandi agenzie di rating: Fitch e Standard and Poor's, che comunque hanno espresso il loro orientamento. Secondo Fitch la vittoria del 'leave' nel referendum Uk ha un effetto negativo sul credito per la maggior parte dei settori del Paese, a causa delle prospettive più deboli di crescita e degli investimenti nel medio periodo e dell'incertezza sui futuri accordi commerciali. Sul credito sovrano del Pasese avrà un effetto "moderatamente" negativo e come previsto "rivedremo il rating sovrano a breve".

 

Mentre per S&P il rating sovrano della Gran Bretagna passa, come già comunicato, sotto revisione ma avrà effetti solo indiretti per quelli di banche e assicurazioni. Per l'agenzia la situazione delle aziende non finanziarie varierà notevolmente a seconda delle natura e del settore dell'impresa. Sul rating sovrano Standard and Poor's ribadisce la nota del 29 aprile scorso secondo cui il giudizio tripla A del Paese potrebbe perdere uno

 

o due livelli. Per quanto riguarda le banche non ci sarà un "effetto immediato" ma solo indiretto visti i contraccolpi sull'attività economica, flussi di nuovi prestiti, prezzi degli attivi e domanda. Effetti minori e sempre indiretti invece per il comparto assicurativo.

 

(La Repubblica)