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Le Borse europee affondano, Milano ha perso il 30% da inizio anno

 

Sterlina ancora sotto pressione dopo Brexit: ai minimi da 30 anni sul dollaro. Standard & Poor's e Fitch tagliano il rating Gb. Mercati ancora in difficoltà: il comparto finanziario affonda i listini. Vendite anche a Wall Street. Poco mosso lo spread grazie all'intervento della Bce. Acquisti sull'oro, vendite sul petrolio

 

di GIULIANO BALESTRERI

 

27 giugno 2016

 

MILANO - Continua la caduta senza sosta della sterlina che scivola ad un nuovo minimo da oltre due anni contro l'euro e da circa 30 anni contro il dollaro, soffrendo le incertezze politiche ed economiche dopo la vittoria di Brexit che nel referendum di venerdì ha decretato l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. La sterlina è scesa a 83 pence nel cambio con l'euro, aggiornando i minimi da aprile 2014 toccati venerdì. Nel cambio con il biglietto verde è scesa a 1,317 dollari, aggiornando il minimo da settembre 1985 di venerdì. L'esito del voto costa caro anche al debito pubblico della Gran Bretagna, che perde il giudizio 'tripla A'. Standard & Poor's ha infatti tagliato il rating del Paese di due gradini, da AAA a AA, con l'outlook che resta negativo. Poche ore dopo downgrade anche da parte di Fitch, che abbassa il rating di Londra da AA+ ad AA.

 

In mattinata anche la Cina si era accodata al Vecchio continente con lo yuan scivolato ai minimi degli ultimi 5 anni e mezzo sul dollaro: il renminbi, la cui parità sul biglietto verde è stata fissata oggi a 6,6375, ha toccato quota 6,6402, il livello intraday più basso da dicembre 2010 e in calo dello 0,2% dalla chiusura di venerdì. Il dollaro, di conseguenza, si rafforza sulle piazze asiatiche.

 

Le Borse europee affondano, Milano ha perso il 30% da inizio anno

 

 

Il cambio sterlina dollaro dal 1970 a oggi

 

"Sotto queste circostanze - ha affermato il premier cinese Li Kequiag, parlando al World Economic Forum di Tianjin - dobbiamo gestire le sfide, rafforzare la fiducia, creare un ambiente internazionale stabile e trovare soluzioni per risolvere tutti insieme le questioni" aperte. Il premier ha quindi invitato a mettere in campo tutti gli sforzi congiunti possibili per proteggere e ristabilire la fiducia nell'economia globale. La preoccupazione, però, sui mercati resta a livelli di guardia come dimostra la corsa del prezzo dell'oro a seguito dell'afflusso degli investitori sui beni rifugio: il metallo con consegna immediata avanza dell'1,5% a 1335,5 dollari l'oncia dopo il balzo dell'8% visto venerdì. L'incertezza pesa, invece, sulla quotazioni del petrolio che perde ancora terreno con il Wti che scende in area 47 dollari al barile.

 

Nonostante il crollo record di venerdì, i mercati non riescono a rimbalzare e - anzi - cadono ancora: Milano chiude in rosso del 3,94% arrivando a perdere il 30% da inizio anno e tornando sui minimi dal 2012. Londra ha perso il 2,55% (la piazza londinese però deve scontare anche il crollo della sterline), mentre Francoforte arretra del 3,02% e Parigi del 2,97% con l'intero comparto finanziario ancora sotto pressione. Chiusura in rosso - a fine serata - anche per Wall Street con il Dow Jones che perde l'1,50% (ai minimi da metà marzo) e il Nasdaq il 2,41%. Male anche l'indice S&P500 che cede l'1,81%.

 

A Piazza Affari continuano le sospensioni al ribasso sulla banche. Crolla Easyjet che ha lanciato un profit warning a causa di Brexit. Prosegue, intanto, l'intervento della Banca centrale europea sui titoli di Stato dell'Eurozona: nonostante le tensioni derivanti anche dal voto in Spagna dove non emersa una maggioranza di governo i debiti sovrano non hanno subito alcuno shock con lo spread tra Btp e Bund sostanzialmente invariato rispetto a venerdì a quota 161 punti base con i titoli italiani che rendono l'1,51%, mentre il decennale tedesco - nuovo bene rifugio - mostra un tasso negativo vicino al -0,1%. Nel frattempo, il Tesoro ha collocato 692,925 milioni di euro di Btp indicizzati all'inflazione dell'area euro con un rendimento lordo all'1 per cento e prezzo di aggiudicazione è pari a 103,73. Minimi storici per i rendimenti sui governativi britannici: il tasso del decennale è sceso per la prima volta sotto l'1%. L'euro è ancora in calo a 1,0973 dollari, ma - come detto - recupera terreno sulla sterlina.

 

Le Borse europee affondano, Milano ha perso il 30% da inizio anno

 

 

Il cambio sterlina euro da inizio anno

 

Gli analisti però restano preoccupati: "Facciamo fatica a comprendere le implicazioni reali di Brexit, non sappiamo ancora quale sarà la magnitudo dello shock" dice Steva Barrow responsabile di "Group-of-10 strategy" a Standard Bank che poi aggiunge: "Sul fronte del cambio sterlina-dollaro, abbiamo visto solo la metà del calo che ci aspettiamo per quest'anno".

 

Le Borse europee affondano, Milano ha perso il 30% da inizio anno

 

 

 

 

 

Il cambio sterlina dollaro da inizio anno

 

In mattinata, l'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in recupero del 2,39% dopo una riunione di emergenza convocata prima dell'apertura dei mercati dal premier Shinzo Abe con il ministro delle finanze Taro Aso e il governatore della banca del Giappone Haruhiko Kuroda. La prova di ripresa a Tokyo è stata guidata dai titoli difensivi - come farmaceutici, costruzioni e utilities - mentre i gruppi finanziari - a partire da Nomura, che ha il 12% del personale in Europa - restano sotto forti pressioni. Intanto i tassi sui titoli di stato ventennali nipponici hanno toccato un nuovo minimo storico sotto lo 0,09%.

 

Gli investitori sono quindi in attesa dei nuovi dati in arrivo: domani uscirà l'ultima revisione del Pil del primo trimestre, accompagnata da indicatori sulla fiducia dei consumatori. Mercoledì, inoltre, il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, parlerà mercoledì al simposio annuale della Bce che si svolge a Sintra, in Portogallo (l'agenda dei mercati).

 

(La Repubblica)