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Pubblico impiego, Madia: "Stop incentivi a pioggia"

 

Valutazione, reclutamento e contratto i temi caldi sul tavolo con i sindacati: "Il turnover non può più essere indistinto". In autunno, con la nuova legge di bilancio, "se ci sarà sviluppo arriveranno più risorse"

 

26 luglio 2016

 

MILANO - Bisognerà aspettare gennaio per vedere concretamente i provvedimenti del testo unico sul pubblico impiego, sul quale per ora il governo assicura di non aver mosso passi effettivi. Quel che è certo, ha spiegato la ministra Marianna Madia, è che si introdurrà una discriminante per "premiare chi fa bene con differenziazioni". Così ha detto, parlando di una questione definita centrale per il pubblico impiego: la valutazione. Insomma, secondo quanto filtra dall'incontro tra il governo e i sindacati a Palazzo Vidoni, la distribuzione degli incentivi non può seguire un percorso "a pioggia", senza distinzioni.

 

Un altro tasto sul quale ha battuto Madia è quello di perseguire un turnover selettivo e non più indistinto. Il reclutamento è stato indicato dunque come un altro dei temi chiave nel corso del tavolo con i sindacati: le assunzioni quindi devono essere mirate e indirizzate alle professionalità che servono, in base ai fabbisogni.

 

La ministra si è anche dimostrata soddisfatta per la mobilità adottata nelle province e per il metodo adottato con i sindacati per la riduzione dei comparti da 11 a 4. A questo proposito ha detto ai sindacati di provare a costruire un percorso insieme con un confronto tecnico all'Aran. Per quanto riguarda la trattativa sui contratti che si dovrà aprire a breve, Madia ha detto che sono state soddisfatte alcune condizioni, una da parte del governo con lo stanziamento di una somma nella legge di Stabilità e l'altra con la riduzione dei contratti. "Se ci sarà sviluppo, allora ci saranno anche più risorse", ha detto all'incontro.

 

Il percorso che si va ad inaugurare arriva dopo una crisi affrontata a mani nude che ha messo in difficoltà tante persone, una crisi non solo italiana che ha attraversato l'Europa e per la quale sono state adottate politiche di austerità scollegate dalla vita dei cittadini, ha chiosato il ministro.

 

La Cgil, con la segretaria confederale, Serena Sorrentino, chiede quindi di "adeguare i rinnovi del pubblico a quelli del privato". Per la sindacalista gli aumenti salariali devono avvenire "sui minimi tabellari e questo deve riguardare tutti, poi ci può essere una differenziazione rispetto alla produttività". La Uil sottolinea come dalla Madia sia "arrivata la disponibilità a discutere di pubblico impiego, di testo unico e di risorse, ma si è trattato ancora di un incontro interlocutorio". Il segretario confederale, Antonio Foccillo,

 

ha però sottolineato il "clima discreto" e ha valutato positivamente la posizione di Madia sul precariato: "C'è la disponibilità a mettere fine al precariato, trovando una soluzione per chi è attualmente in questa situazione".

 

(La Repubblica)