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Via libera alla nuova legge di Bilancio, la Stabilità va in pensione

 

In Senato la Lega si è astenuta e il M5S ha votato contro. Il nuovo testo sarà più snello per stoppare gli assalti alla diligenza, abolisce le clausole di salvaguardia e rivede il calendario della presentazione dei documenti

 

28 luglio 2016

 

MILANO - Via libera a larga maggioranza dell'aula del Senato al disegno di legge di riforma della legge di contabilità. Il voto favorevole, sul testo già approvato dalla Camera, è arrivato con 184 sì, 23 no e 15 astenuti. Il voto a favore è stato preannunciato da tutti i gruppi eccetto la Lega, che ha dichiarato la propria astensione, e il Movimento 5 Stelle, che si è espresso per il no a una riscrittura della legge di contabilità alla luce dei vincoli europei stabiliti dal Fiscal compact. Le nuove misure saranno applicabili già dalla prossima sessione di bilancio.

 

Le principali novità delle nuove misure sono la confluenza in un unico provvedimento delle leggi di Bilancio e di Stabilità e l'eliminazione delle clausole di salvaguardia con la introduzione di una disciplina ad hoc in caso di andamento degli oneri non in linea con le previsioni. Cambiano anche i tempi di presentazione dei documenti finanziari. Tutte modifiche che vanno nel solco del nuovo articolo 81 della Costituzione, che ha introdotto il principio del pareggio dal 2012, come ha ricordato il relatore del provvedimento Azzollini (AP).

 

I tempi. La Nota di aggiornamento del Def ha come nuovo termine per la presentazione il 27 settembre, mentre entro il 20 ottobre il Cdm deve deliberare la nuova legge di Bilancio. Il Documento programmatico di bilancio (DPB), che va trasmesso entro il 15 ottobre alle istituzioni europee, deve essere presentato nello stesso termine anche alle Camere. Nel Def, alla parte di "Analisi e tendenze della finanza pubblica", devono esser spiegati in dettaglio i risultati e le previsioni dei principali settori di spesa (pubblico impiego, protezione sociale, sanità), incluso il costo del debito, la spesa per interessi e il costo dei derivati. Entra, affianco ai soliti parametri economici, l'indicatore di benessere equo e sostenibile (BES).

 

La nuova legge di bilancio ha due sessioni: assorbe i contenuti dell'attuale legge di Stabilità e nella seconda sezione riporta le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e cassa. Quanto alla copertura delle leggi, saltano le clausole di salvaguardia ed entra una specifica disciplina in caso di andamento degli oneri non in linea con le previsioni. Il testo esclude che, per copertura finanziaria delle leggi che comportino oneri, si possa ricorrere all'utilizzo della quota dell'otto per mille del gettito Irpef, devoluta alla diretta gestione statale. Analogo divieto riguarda la quota del cinque per mille del gettito Irpef, per la parte delle risorse effettivamente utilizzate sulla base delle scelte dei contribuenti.

 

(La Repubblica)