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Aumentano i contratti di lavoro, ma frenano le assunzioni stabili
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- Pubblicato Giovedì, 25 Agosto 2016 22:12
I dati dell'Inps sul primo semestre 2016 confermano le ultime tendenze: il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti è positivo per oltre mezzo milione di posizioni. Ma con il calo della decontribuzione ci sono 326mila assunzioni indeterminate in meno del 2015
25 agosto 2016
MILANO - I dati dell'Inps confermano la tendenza che era emersa nei primi mesi del 2016: la riduzione della decontribuzione destinata ai nuovi contratti a tempo indeterminato ha rallentato il ritmo delle assunzioni stabili, rispetto all'anno prima che riservava condizioni migliori (lo sgravio è passato da 8mila a 3.250 euro con durata passata da tre a due anni). Il tutto, però, in un contesto di miglioramento del mercato del lavoro, nel quale le attivazioni di contratti sopravanzano nettamente le cessazioni, lasciando intendere che più persone riescono a trovare una occupazione.
Più assunti che licenziati. I dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps (che si riferiscono ai contratti attivati o estinti sulla base delle comunicazioni delle aziende) relativi al gennaio-giugno 2016 confermano tutto questo. "Nel primo semestre del 2016, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +516.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+628.000) e superiore a quello registrato nei primi sei mesi del 2014 (+423.000)", dice l'istituto. "Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a giugno 2016 risulta positivo (+505.000). Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a giugno 2016 è pari a +582.000".
Ma rallentano i contratti stabili. Prosegue l'Inps svelando il rallentamento accennato sopra: "Complessivamente le assunzioni, sempre riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-giugno 2016 sono risultate 2.572.000, con una riduzione di 302.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-10,5%). Questo rallentamento ha coinvolto esclusivamente i contratti a tempo indeterminato: -326.000, pari a -33,4% sul primo semestre del 2015. Il calo è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-37,0%)". Peggiora nettamente anche il saldo tra assunzioni e cessazioni: nel primo semestre del 2016 sono stati stipulati 845.392 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e di apprendistato) mentre le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato sono state 770.890 con un saldo positivo di 74.502 unità. Il dato è peggiore dell'84% rispetto al saldo positivo di 468.186 contratti stabili dei primi sei mesi del 2015.
Tra gennaio e giugno scorsi sono stati avviati 252.000 rapporti di lavoro agevolati alle nuove condizioni, meno di un terzo del totale delle assunzioni a tempo indeterminato contro un'incidenza del 60,9% nel 2015.
Per i tempi determinati invece (1.808.000 assunzioni), i dati sono in linea con il 2015 (+ 0,6%) e in crescita rispetto al 2014 (+2,7%). Infine, rispetto al primo semestre del 2015, le cessazioni nel complesso risultano diminuite dell’8,5%. Questo effetto si rileva in misura maggiore in relazione ai contratti a tempo indeterminato.
VARIAZIONE NETTA DEI RAPPORTI DI LAVORO*
NEI MESI DI GENNAIO - GIUGNO DEGLI ANNI 2014, 2015 E 2016
TOTALE RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO (GEN-GIU) |
2014 |
2015 |
2016 |
---|---|---|---|
(+) NUOVI RAPPORTI DI LAVORO** |
2.585.659 |
2.873.662 |
2.571.618 |
(-) CESSAZIONI DI RAPPORTI DI LAVORO |
2.162.649 |
2.246.157 |
2.056.032 |
VARIAZIONE NETTA |
423.010 |
627.505 |
515.586 |
RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO |
2014 |
2015 |
2016 |
(+) NUOVI RAPPORTI DI LAVORO |
700.788 |
977.036 |
650.637 |
(+) TRASFORMAZIONI A TEMPO INDETERMINATO DI RAPPORTI A TERMINE |
187.315 |
238.835 |
150.556 |
(+) APPRENDISTI TRASFORMATI A TEMPO INDETERMINATO |
36.456 |
41.338 |
44.199 |
(-) CESSAZIONI |
803.578 |
845.534 |
770.890 |
VARIAZIONE NETTA |
120.981 |
411.675 |
74.502 |
Fonte: Inps - elaborazione al 10 agosto 2016
* Sono stati rilevati tutti i rapporti di lavoro attivati nel periodo, anche quelli in capo ad uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro
subordinato, incluso il lavoro somministrato e il lavoro intermittente.
** Il dato dei nuovi rapporti non include le conversioni dei rapporti a termine e le trasformazioni dei rapporti di apprendistato.
Stipendi e Voucher. Da ultimo, l'Inps registra per le nuove assunzioni a tempo indeterminato una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015. Continua l'incremento deciso dei buoni lavoro da 10 euro, nuova sacca di irregolarità: nel semestre ne sono stati venduti 69,9 milioni con un incremento, rispetto al primo semestre 2015, del 40,1%.
(La Repubblica)