Borse europee in calo. A Piazza Affari vola Fca

Deboli i listini del Vecchio Continente mentre si guarda soprattutto al summit dei banchieri centrali che si aprirà domani in Wyoming. Milano chiude in calo dello 0,5%. Anche Wall Street in flessione. Tokyo cresce sostenuta dal rafforzamento dello yen. Torna a salire lo spread

di FLAVIO BINI

 

23 agosto 2017

 

MILANO - Seduta tutta a segno meno per le Borse europee, che non hanno tratto beneficio dalle parole di Mario Draghi, che ha ribadito l'efficacia delle misure espansive della Bce. Milano chiude in calo dello 0,5%, Francoforte scende dello 0,45% e Parigi dello 0,32%. Appena sopra la parità invece Londra (+0,01%) A dare un timido slancio in mattinata ai listini ci avevano pensato gli aggiornamenti positivi degli indici dei direttori degli acquisti, tradizionale termometro di fiducia, in Francia, Germania e nell'Eurozona. A Piazza Affari in sofferenza tutto il comparto bancario, mentre balza di nuovo Fca sulla scia delle indiscrezioni di un possibile scorporo di Alfa Romeo e Maserati.

 

L'attenzione dei mercati, in attesa di altri spunti signficativi, è già spostata sul meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole che si aprirà domani in Wyoming. In calo Wall Street: alla chiusura delle Borse europee il Dow Jones cede lo 0,16%, l'S&P500 lo 0,23% e il Nasdaq lo 0,14%. In mattinata Tokyo ha chiuso in terreno positivo a +0,26%, sostenuta dal rafforzamento dello yen. Sempre sul mercato dei cambi, l'euro è poco mosso e viene scambiato a 1,1754 dollari. Torna a crescere lo spread, che chuide in rialzo 175 punti, con il rendimento del decennale è al 2,12%.

 

Sul fronte dell'agenda macroeconomica in agosto l'indice della fiducia dei consumatori nella zona euro è rimasto sostanzialmente piatto in luglio, con un lieve incremento di 0,2 punti a quota -1,5, secondo i dati pubblicati dalla Commissione. A livello di Unione Europea a 28, tra luglio e agosto l'indice è rimasto fermo a -2,3. Negli Stati Uniti le vendite di case nuove sono scese a luglio, dopo l'aumento consistente di maggio e un aumento contenuto a giugno. Secondo quanto riportato dal dipartimento del commercio americano, il dato ha registrato discesa del 9,4% rispetto al mese precedente a 571.000 unità.

 

Schizza il petrolio dopo il dato sulle scorte settimanali negli Stati Uniti, in calo ma meno delle attese. Il Wti guadagna 51 cent a 48.34 dollari al barile, il Brent 59 centesimi a 52.46 L'oro cresce leggermente, a 1287 dollari l'oncia.

 

(La Repubblica)