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Male l'industria: fatturato meno 7,3%, calo peggiore dal 2009

Nel confronto annuo arretrano soprattutto i trasporti, seguiti dalle industrie chimiche e farmaceutiche. Ordinativi in calo del 5,3%, calo più accentuato dal luglio 2016. Boccia: "I dati impongono di reagire"

19 Febbraio 2019

ROMA - Il fatturato dell'industria italiana, a dicembre 2018, diminuisce del 3,5% rispetto a novembre, subendo il ribasso più forte sul mercato estero. Lo rileva l'Istat, che su base annua segna una caduta del 7,3% (dato corretto per gli effetti di calendario). Si tratta della flessione tendenziale più accentuata dal novembre del 2009. Male anche gli ordinativi: a dicembre calano dell'1,8% rispetto al mese precedente, a causa delle perdite subite sul mercato estero. Su base annua la flessione è del 5,3% (dato grezzo), la più ampia dal luglio del 2016. Anche sul ribasso tendenziale pesa soprattutto la cattiva perfomance registrata fuori confine.

La flessione, spiega l'Istat, riguarda in maniera diffusa tutti i settori, ma è particolarmente ampia nel settore degli altri mezzi di trasporto (23,6%), dove si confronta con un dato particolarmente positivo nell’anno precedente. Molto in calo su base annua anche l’industria farmaceutica (-13,0%) e l’industria chimica (-8,5%).

"Sono dati che fanno riflettere e che impongono un dovere ed una responsabilità di tutto il Paese a reagire ad un contesto economico che sta rallentando che è arrivato anche in casa essendo il nostro un Paese ad alta vocazione all'export", osserva il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

Quanto invece alla flessione congiunturale registrata nell’ultimo trimestre del 2018, è pressochè di pari entità sui mercati interno ed estero, anche se in termini di ordinativi è il mercato estero a segnalare una prospettiva più sfavorevole.

Nel corso del 2018 il fatturato ha mostrato un andamento tendenzialmente stabile nei primi nove mesi, con un peggioramento nell’ultimo trimestre. Però nel complesso, nella media dell’anno il fatturato dell’industria presenta, comunque, una dinamica moderatamente espansiva rispetto al 2017, anche al netto della componente di prezzo.



(La Repubblica)