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Reddito di cittadinanza, maxi-sanzioni a chi lavora in nero. Rabbia dei precari Anpal Servizi: "Sciopero"

Reddito di cittadinanza, maxi-sanzioni a chi lavora in nero. Rabbia dei precari Anpal Servizi: Sciopero

Procede il lavoro della commissione, intanto i lavoratori della società alla quale dovrebbero confluire i navigator chiedono stabilizzazione

21 Febbraio 2019

MILANO - Riprende la macchina di conversione del cosiddetto decretone che contiene reddito di cittadinanza e quota 100, mentre il tema dei 6mila navigator che dovranno affiancare i percettori del sussidio nell'attivazione al lavoro agita i precari di Anpal Servizi, la società controllata dall'Anpal che li avrà in capo.

Gli emendamenti in parlamento

In commissione Lavoro del Senato è ripartito l'esame degli emendamenti: nella serata di ieri è stato accantonato un emendamento del Pd per dare il nuovo sussidio in base al reddito personale e non in base a quello familiare per le donne che denunciano violenze in famiglia. Approvate sempre in serata alcune modifiche sulle offerte di lavoro, che potranno essere accettate entro 100 chilometri dalla residenza per i familiari di disabili ed entro 250 chilometri per chi ha figli minorenni. I lavori sono ripresi dalle proposte di modifica all'articolo 4, che disciplina il Patto per il lavoro e per l'inclusione sociale. Tra le modifiche ammesse, la previsione che la richiesta per ottenere la pensione di cittadinanza possa essere presentata anche ai patronati. Approvati anche due emendamenti identici di Lega e Forza Italia che prevedono che l'assicurazione contro gli infortuni per chi è beneficiario del reddito di cittadinanza e fa lavori socialmente utili non sia a carico dei Comuni ma del fondo che finanzia il nuovo beneficio.

Sono state poi estese, su iniziativa della Lega, anche all'impiego 'sommerso' dei beneficiari del reddito di cittadinanza le maxisanzioni incrementate del 20% contro il lavoro nero, già previste in caso di impiego di lavoratori stranieri irregolari e di minori in età non lavorativa. Via libera anche alla modifica che estende la decadenza del reddito al nucleo dove ci sia un lavoratore co.co.co (e non solo dipendente o autonomo) per il quale non siano state inviate le comunicazioni obbligatorie.

Voto unanime a favore della proposta M5s di revocare il Rdc con efficacia retroattiva in caso di condanna in via definitiva per i reati di stampo terroristico e mafioso: il beneficiario dovrà restituire quanto indebitamente percepito. La proposta di modifica estende la revoca del beneficio, già prevista in caso di condanna definitiva per il reato di strage e truffa aggravata per conseguire erogazioni pubbliche, ai reati di: associazioni con finalità di terrorismo; sequestro di persona a scopo di terrorismo; attentato per finalità terroristiche; associazioni di tipo mafioso anche straniere; scambio elettorale politico-mafioso.

La protesta Anpal

Intanto, come si diceva, è ancora bagarre per quanto riguarda la macchina organizzativa del reddito, in particolare i 6mila navigator che dovrebbero arrivare (con contratti di collaborazione) in Anpal Servizi. Dopo la rabbia delle Regioni, a protestare con l'Adnkronos è Cristian Sica, del coordinamento nazionale dei precari di Anpal Servizi. "Se non ci saranno le stabilizzazioni dei precari dell'Anpal Servizi prima dell'avvio del reddito di cittadinanza, noi siamo già organizzati per una mobilitazione permanente con scioperi e blocchi delle attività, tra l'altro nell'assistenza tecnica ai centri per l'impiego, in concomitanza dell'avvio della misura del reddito di cittadinanza. Noi chiediamo, quindi, che in fase di conversione del decreto sia inserita la stabilizzazione, altrimenti bloccheremo le nostre attività". Per il rappresentante è stato "insoddisfacente" l'incontro con il capo segreteria del sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi, spiega la 'mossa' dei lavoratori che potrebbe creare non pochi intoppi all'avvio della misura del governo.

Secondo Sica, i nuovi "navigator" saranno "altri precari che probabilmente dovranno essere formati da noi precari, un paradosso inaccettabile ancora di più dopo che Di Maio aveva annunciato la fine del precariato a cominciare dalle società pubbliche. Con i navigator in capo ad Anpal servizi la quota di personale precario sarebbe del 94% dell'organico totale. Ad oggi invece i precari sono 654, il 59% dell'organico attuale di Anpal che conta circa 1.103 addetti. Di questi -spiega Sica- 134 sono con contratti a tempo determinato mentre 520 sono contratti di collaborazione".

Sindacati contro i limiti agli stranieri

Un altro tema attira le proteste, questa volta dei sindacati unitari: i paletti per richiedere il reddito da parte degli stranieri extracomunitari. Per Cgil, Cisl e Uil si tratta di una "misura ulteriormente discriminatoria nei confronti degli immigrati che si troveranno, purtroppo, di fronte a nuovi ostacoli per accedere al reddito di cittadinanza". Secondo le sigle sindacali, "l'ulteriore documentazione che viene richiesta, per comprovare la composizione del nucleo familiare, potrebbe risultare impossibile da ottenere per gli immigrati provenienti da paesi molto instabili e che non hanno una organizzazione amministrativa adeguata. Così un provvedimento che dovrebbe tutelare i più deboli, genera un intollerabile accanimento contro gli ultimi: invece di favorire percorsi di integrazione, si creano le condizioni affinchè aumentino le diseguaglianze e si creino i presupposti per censire cittadini di serie A e di serie B".

(La Repubblica)