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Dalla bozza del decreto “sblocca cantieri” salta il condono

Non è prevista nemmeno l’eliminazione della soglia del 30% per il subappalto

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli in visita al cantiere dell’autostrada Asti-Cuneo

 

Pubblicato il 19/03/2019

Ultima modifica il 19/03/2019 alle ore 13:01

paolo baroni

roma

 

Non c’è nessuna traccia del condono su cui l’altra notte hanno litigato Lega e 5 Stelle, e resta la soglia del 30% sulle opere da dare in subappalto, la cui cancellazione o modifica aveva messo in grande allarme sindacati, spuntano norme sulla semplificazione degli interventi nelle zone sismiche ed una nuova autorità per il controllo delle dighe, misure sulle concessioni autostradali e viene decretata la fine del progetto Seimila campanili stornando i fondi residui su altri progetti: alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrebbe vararlo arriva la bozza (finale?) del decreto Sblocca cantieri. In tutto sono 5 articoli per un totale di 23 pagine, intitolate “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali”. I cinque articoli riguardano innanzitutto le modifiche al Codice dei contratti pubblici alleggerendo e semplificando molti passaggi ed allentando in molti casi la presa dell’Anac, l’Autorità anticorruzione. Poi sono previste disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa per sbloccare le opere finite su un binario morto, si prevede poi l’istituzione di uno o più commissari oltre a nominare un commissario ad hoc per la gestione delle strade siciliane, e viene istituita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle dighe.

 

IL DOCUMENTO

Il decreto semplifica ma non devasta le attuali regole come si poteva temere. In particolare resta in vita la soglia del 30% per il subappalto che figurava in uno schema di decreto circolato nei giorni scorsi: le modifiche contenute nell’ultima bozza eliminano solo l’obbligo di indicazione della terna dei subappaltatori. Altro punto delicato le soglie entro le quali gestire i lavori con più discrezionalità. In questo caso l’unica novità riguarda il criterio di aggiudicazione del “minor prezzo” viene esteso anche ai contratti sotto soglia. In particolare il provvedimento introduce un comma che, «nell’ottica della semplificazione consente alle stazioni appaltanti, per i contratti sotto soglia, di procedere all’aggiudicazione, di norma, sulla base del criterio del minor prezzo, ovvero, previa motivazione, sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa» per “affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro”.

 

Nel provvedimento sono poi previste altre modifiche per risolvere le problematiche sul calcolo della `soglia di anomalia´, attualmente basato sul sorteggio tra 5 metodi alternativi: «la proposta “riduce” i sistemi di calcolo della soglia ad uno solo, nell’ambito del quale si introducono alcune variabili individuate dopo l’apertura di tutte le offerte», spiega la relazione. È prevista inoltre la possibilità che il Ministero dei trasporti emani un decreto per la rideterminazione delle modalità di calcolo per individuare la soglia.

 

Nonostante gli annunci, al momento, questa ultima versione del decreto non prevede alcun elenco specifico di opere su cui intervenire in via prioritaria. Ma la questione resta aperta e potrebbe essere definita in tempo per il consiglio dei ministri convocato per domani.

 

(La Stampa)