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Il Lingotto fa correre la Borsa

Boom di Fca, bene Exor e Cnh. Arretrano Tim e Ubi

 

Pubblicato il 19/03/2019

Ultima modifica il 19/03/2019 alle ore 18:58

luigi grassia

 

Il dato sulla fiducia degli investitori tedeschi, superiore alle aspettative degli analisti, e l’ottimismo riguardo alle prossime decisioni della Federal Reserve sulla politica monetaria americana, spingono in rialzo le Borse europee, inclusa Piazza Affari, che conclude la giornata con l’indice Ftse Mib in rialzo dello 0,92% a 21.430 punti e l’All Share +0,88% a 23.477.

 

Sul listino principale brillano i titoli del Lingotto: Fiat Chrysler Automobiles +5,01%, la capogruppo Exor +3,79% e la controllata dei veicoli industriali e agricoli Cnh +2,80%; senza squilli invece la giornata di Ferrari (+0,26%). A dare brio al settore è stata la dichiarazione della famiglia Peugeot, azionista di riferimento dell’omonimo gruppo automobilistico francese, a favore di nuove aggregazioni nel settore.

 

Hanno beneficiato della giornata anche altre azioni del comparto industriale e tecnologico, come Leonardo (+1,76%) e Prysmian (+1,49%). Grazie alla crescita dei prezzi del petrolio durante le contrattazioni a Milano crescono Eni (+0,93%), Saipem (+0,99%), Tenaris (+1,18%), Italgas (+1,11%), Snam (+1,05%) e a passo più lento Enel (+0,40%) e A2A (+0,66%). Nei servizi andamento contrapposto fra Atlantia (+2,69%) e Telecom Italia (-2,65%).

 

Contrastato il comparto finanziario: in calo Ubi Banca (-0,99%), Banco Bpm (-0,80%) e Finecobank (-0,65%) mentre si salva Intesa Sanpaolo (+0,13%) e cresce Unicredit ( +1,24%). Il gruppo Poste, che ha presentato i risultati del 2018, fa + 2,58%.

 

(La Stampa)