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Export in recupero a gennaio: +2,5% (+2,9% su base annua)

La stima dell'Istat, secondo cui la crescita congiunturale è da ascrivere all'incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,9%). Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla crescita sono Stati Uniti (+18%), Svizzera (+13%) e Regno Unito (+6,1%)

 

L'Istat stima un aumento congiunturale per le esportazioni (+2,5%) a gennaio e una flessione per le importazioni (-4,1%). La crescita congiunturale dell'export è da ascrivere all'incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,9%).

Nel trimestre novembre 2018-gennaio 2019, rispetto al trimestre precedente, si registra una stazionarietà per le esportazioni e una contenuta flessione per le importazioni (-1,1%).

A gennaio 2019 la crescita dell'export su base annua è pari a +2,9% e coinvolge sia l'area extra Ue (+5,4%) sia, in misura più contenuta, i paesi Ue (+1,2%). La crescita dell'import (+1,7%) è trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+5,6%). Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante all'aumento tendenziale dell'export nel mese di gennaio, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+19,2%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+6,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,2%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,9%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+8,3%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-28,6%) e di autoveicoli (-16,4%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla crescita delle esportazioni sono Stati Uniti (+18%), Svizzera (+13%), Francia (+3,3%) e Regno Unito (+6,1%).

A gennaio il saldo commerciale aumenta in termini assoluti di 413 milioni di euro (da -92 milioni a gennaio 2018 a +322 milioni a gennaio 2019). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +3.875 milioni. La crescita congiunturale dell'export è trainata dal marcato aumento delle vendite verso l'area extra Ue - commenta l'Istat - mentre la dinamica delle vendite verso i paesi Ue è stazionaria. L'export di prodotti dell'industria farmaceutica e dei macchinari verso gli Stati Uniti e della pelletteria e dei prodotti in metallo verso la Svizzera forniscono il contributo più ampio all'aumento tendenziale delle vendite all'estero.

Ancora in flessione, da novembre 2018, la variazione congiunturale dei prezzi all'importazione; su base annua, la crescita registrata a gennaio è la più bassa da novembre 2016.

Nel complesso, si rileva negli ultimi mesi una sostanziale convergenza nella dinamica tendenziale dell'indice dei prezzi all'importanzione al netto e al lordo dei prodotti energetici.

 

19/03/2019 11:11

(Italia Oggi)