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Si allentano i timori sulla crescita, Borse poco mosse

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Europa contrastata, Milano in rialzo con le banche. Listini positivi in Asia: Tokyo chiude a +1,37%. Euro sopra quota 1,13

 

di FLAVIO BINI

15 Aprile 2019

 

MILANO - Le Borse europee procedono contrastate dopo una partenza positiva, inizialmente sospinte dalla chiusura positiva di Wall Street di venerdì, con i primi risultati comunicati dalle quotate che hanno fornito segnali rassicuranti sulla solidità dell'economia anche se oggi il dato deludente di Goldman Sachs ha raffreddato l'ottimismo di giornata. Indicazioni incoraggianti sono comunque arrivate nel fine settimana anche sul fronte delle trattative tra Stati Uniti e Cina in materia commerciale, con il segretario americano al Tesoro, Steven Mnuchin, che ha dichiarato nel fine settimana che Washington e Pechino hanno fatto progressi nei loro colloqui e spera che le due super potenze siano ormai vicine a un accordo.

 

In Europa Milano riduce i guadagni nel primo pomeriggio ma chiude comunque a +0,16% sorretta dal comparto bancario. Più deboli le altre Piazze del Vecchio continente: Londra cede lo 0,03%, Francoforte sale dello 0,18%, Parigi aggiunge lo 0,09%. In calo Wall Street: alla chiusura degli scambi in Europa il Dow Jones cede lo 0,25%, il Nasdaq arretra dello 0,37% mentre lo S&P 500 mette a segno una flessione dello 0,21%. Seduta tutta a segno più invece in Asia, dove Tokyo ha terminato gli scambi in rialzo dell'1,37%.

 

In calo lo spread: il differenziale Btp/Bund termina in rialzo a 252 punti con il rendimento del decennale italiano poco sopra al 2,57%. Bankitalia ha censito il nuovo record del debito pubblico a febbraio. L'euro chiude poco mosso sopra quota 1,13 dollari a 1,1302 , contro gli 1,1309 dollari dell'apertura e a 126,62 yen, in linea con le quotazioni di avvio.

 

Dal fronte macroeconomico si segnala che l'indice Empire State, che misura l'andamento dell'attività manifatturiera nell'area di New York, ad aprile è rimbalzato dai minimi di quasi due anni fa raggiunti a marzo. Il dato, redatto dalla Fed locale, è salito a 10,1 punti da 3,7 punti del mese precedente.

 

Dopo i rialzi della scorsa settimana rallenta il petrolio. Ad incidere i dati sull'incremento della produzione statunitense e russa. Nel pomeriggio i contratti sul greggio Wti cedono 81 centesimi a 63,08 dollari l'oncia. Lieve frenata anche per il Brent che perde 56 cent a 70,99dollari l'oncia. Quotazioni dell'oro in lieve calo sui mercati asiatici in avvio di settimana: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,17% a 1.288 dollari l'oncia.

 

(La Repubblica)