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Ponti d’oro a lavoratori e imprenditori che rientrano in Italia

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Agevolazioni fiscali con uno sconto sul reddito fino al 70% dell’imponibile e sgravi aumentati in caso di figli minorenni o trasferimento della residenza nelle regioni del Sud Italia

di Cristina Bartelli

Ponti d'oro per i lavoratori ma anche imprenditori che rientrano in Italia. Agevolazioni fiscali con uno sconto sul reddito fino al 70% dell'imponibile e sgravi aumentati in caso di figli minorenni o trasferimento della residenza nelle regioni del Sud Italia. È questa una delle misure contenute nella bozza di decreto crescita ieri all'esame del consiglio dei ministri. La norma contiene anche un colpo di spugna sugli accertamenti fiscali anni 2013-2016 per quegli rimpatriati che non avevano rispettato le condizioni di accesso del regime agevolato (9.600 posizioni evidenziate dall'Agenzia delle entrate).

Impatriati. La norma modifica il regime in essere per i lavoratori che residenti all'estero hanno voglia di ritornare in Italia. Intanto si aumenta la platea dei beneficiari. Non più solo lavoratori dipendenti ma anche persone fisiche che avviano una attività di impresa a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019. E anche docenti e ricercatori. Gli Impatriati e gli imprenditori potranno godere di una riduzione dell'imponibile fino al 70% (in precedenza lo sconto si fermava al 50%), le condizioni di accesso sono più semplici, non sarà necessario, infatti cancellarsi dall'anagrafe residenti e iscriversi all'Aire ma sarà sufficiente aver fissato la residenza in uno stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi d'imposta precedenti il trasferimento in Italia. Le agevolazioni crescono e si portano dietro per ulteriori cinque periodi di imposta, nel caso in cui si abbiano figli minorenni, si acquisti una casa in Italia o si trasferisca la residenza nel Sud Italia. Per i docenti e i ricercatori il regime di favore fiscale si allunga di due anni da quattro a sei. Che può arrivare ancora più in avanti nel tempo fino a 13 anni se in presenza di figli, acquisto casa in Italia.

Condono multe enti locali. Arriva la sanatoria dei tributi locali non riscossi a seguito dell'ingiunzione fiscale. Zero sanzioni a chi aderirà a questo condono. Interessati saranno regioni, province, città metropolitane e comuni per tutti gli atti notificati dal 2000 al 2017 sia dagli enti stessi sia dai loro concessionari della riscossione. È facoltà degli enti stabilire l'esenzione delle sanzioni per chi aderirà. Le rate entro cui versare non dovranno superare il 30 settembre 2021. Mentre sarà facoltà degli enti stabilire il numero delle rate in cui suddividere gli importi da saldare.

Deducibilità Imu dalle imposte sui redditi. Una deducibilità aumentata a scaglioni quella fissata nella bozza del decreto crescita. A regime dal 40% si passa al 70% a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021. Previsto dunque un regime transitorio che comporta un graduale incremento della deducibilità dell'Imu per gli anni dal 2019 al 2022. Previsto il 50% per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, 60% per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, 60% per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2020.

Revisione della mini-Ires. Ci sarà, in sostituzione della mini Ires al 15% una aliquota agevolata pari al 22,5% per l'anno di imposta 2019, 21.5% per l'anno di imposta 2020, 21% per l'anno di imposta 2021 e al 20,5% per l'anno di imposta 2022 solo su utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili nei limiti dell'incremento di patrimonio netto a esclusione delle banche.

24/04/2019

(Italia Oggi)