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Tria: “Mancano le coperture per il decreto Famiglia”. Il M5S lo smentisce: “Curioso le neghi”

Il ministro dell’Economia: «Per la legge di bilancio bisogna trovare coperture alternative all’Iva». A rischio anche gli 80 euro: «Verranno riassorbiti»

 

Pubblicato il 21/05/2019

Ultima modifica il 21/05/2019 alle ore 19:09

 

«Nella legge di bilancio si dovrà vedere come trovare coperture alternative all’Iva per finanziare i nostri programmi». Così Giovanni Tria, ministro dell’Economia, ad Agorà su Raitre, parlando delle coperture necessarie per scongiurare nel 2020 l’aumento dell’Iva. «Quello che faremo nei prossimi anni è scritto nel Def, che è stato approvato dal governo e dal Parlamento, con quest’ultimo che ha votato una risoluzione - ha ricordato il ministro - che chiede di non aumentare l’aumento dell’Iva, confermando però obiettivi Def. Questo è quanto ha deciso il Parlamento e noi lavoriamo su questo, il resto sono chiacchiere», ha concluso Tria.

 

Tria: “Più Iva e meno Irpef”

«Meglio avere più imposte indirette e meno Irpef, è una mia posizione scientifica ed è un’opinione che riguarda la composizione del prelievo: non ha nulla a che vedere con l’ammontare complessivo delle tasse» ha proseguito Tria. «La risoluzione chiede di evitare l’aumento dell’Iva mantenendo gli obiettivi di finanza pubblica specificati nel Def. Nella Legge di bilancio si dovrà vedere come trovare coperture alternative all’Iva e per finanziare tutti i nostri programmi. Questo ha deciso il Parlamento e il Governo e a questo il mio ministero sta lavorando. Tutto il resto sono chiacchiere».

 

Tria: 80 euro scelta sbagliata, verranno riassorbiti con la riforma

Gli 80 euro di Renzi «tecnicamente sono stati una decisione sbagliata, un provvedimento fatto male: risultano come spesa e non come prelievo. Con una riforma fiscale verranno riassorbiti» ha aggiunto.

 

Tria: “Per il decreto famiglia mancano le coperture “

Le coperture per il decreto famiglia «non sono state individuate al momento» e il provvedimento «è stato rinviato» spiega Tria. Riguardo le coperture, inoltre, “sapremo a fine anno e non adesso se si spenderà meno di quanto preventivato” per il reddito di cittadinanza ed «è chiaro come queste spese non si possano portare all’anno seguente».

 

Famiglia, i Cinque Stelle: “L’Inps conferma coperture, curioso che Tria le neghi”

«È curioso che il ministro Tria parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia - affermano fonti del M5S -, quando il miliardo è stato certificato anche dal presidente Inps, e ammetta poi candidamente che la Flat tax, così come proposta, si potrebbe invece fare, quando le coperture secondo i tecnici superano i 30 miliardi. Tra l’altro è lui il ministro dell’Economia, il miliardo per le famiglie lo abbiamo trovato noi. Se non ha capito gli possiamo spiegare come».

 

Tria: “La flat tax si può fare con scelte conseguenti sulla spesa”

«La Flat tax si può fare facendo scelte conseguenti dal lato della spesa» ha proseguito Tria. «Si tratta comunque di un termine generico, bisogna vedere come è disegnata, qual è il percorso e come fare una riforma fiscale», aggiunge il ministro che spiega: «Già quest’anno una parte è stata applicata per le partite Iva, ma non si può fare tutto assieme. In parte il problema - continua Tria - sarà studiare tecnicamente un disegno sostenibile ed efficiente. Poi la decisione sulla flat tax dipende da decisioni correlate, perché la politica economica deve essere coerente e non si fa a pezzi», conclude Tria.

 

(La Stampa)