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Boccia (Confindustria): governo e opposizioni collaborino

Il presidente degli industriali chiede un piano straordinario di 10 mila assunzioni di giovani qualificati, di tagliare i tempi della giustizia, regole e procedure chiare. "Possiamo evitare un autunno freddissimo con un programma serrato che faccia mutare la percezione di immobilità dell'Italia"

 

di redazione Roma

 

"Variamo un piano shock per grandi e piccole opere destinate a mettere in sicurezza suolo, ponti, scuole e ammodernare strade, con modalità di erogazione snelle e tempi rapidi". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, durante l'assemblea annuale della Confederazione chiedendo al governo di aprire la pubblica amministrazione "con un piano straordinario di 10.000 assunzioni di giovani qualificati"; tagliare i tempi della giustizia, investendo sulle persone, sulle tecnologie, sull'organizzazione; e di presentarci come un paese dotato di regole e procedure chiare, che non rimette continuamente in discussione le decisioni prese. "Scriviamo meno leggi, monitoriamone gli effetti, valutiamo l'impatto e poi correggiamo le criticita'", ha aggiunto. Boccia ha poi invitato il Governo ad eliminare "il dumping contrattuale con una legge sulla rappresentanza per individuare con certezza quale sia il contratto collettivo da prendere a riferimento per la retribuzione giusta. Per le imprese che applicano un contratto collettivo nazionale di riferimento prevediamo la detassazione e la decontribuzione totale dei premi di risultato stipulati dalla contrattazione aziendale. Creiamo meccanismi ancora piu' efficaci di contrasto all'evasione fiscale, incentivando l'uso della moneta elettronica. Il presidente degli industriali ha inoltre sottolineato la necessità che maggioranza e opposizione collaborino per restituire vitalità a un "paese senza slancio". "Il paese non riparte con lo slancio dovuto, necessario, che è alla nostra portata, che ci meritiamo. Per rimetterci a correre sarà utile liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, che evocano negatività, che peggiorano il clima. Le parole di chi governa non sono mai neutre, influenzano le decisioni di investitori, imprenditori, famiglie. Le parole che producono sfiducia sono contro l'interesse nazionale". Sull'andamento dell'economia e sullo stati di salute dei conti pubblici, però, Boccia non manifesta certo ottimismo: "Se l'Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal patto di stabilità e crescita dovrebbe fare una manovra strutturale per il 2020 da almeno 32 miliardi di euro: una manovra imponente con effetti recessivi", ha affermato. "Dobbiamo dirci con franchezza che non ci sono scelte semplici o indolori con la prossima legge di bilancio". Il numero uno degli industriali ha poi parlato delle Europee del 26 maggio e ha osservato: "Si tratta di elezioni importanti, e per noi la via è una sola: un'Europa più coesa e più forte che possa competere alla pari con giganti come Cina e Usa. Se qualcuno dice il contrario deve dimostrare che esiste un modo credibile di difendere l'interesse nazionale italiano in un contesto diverso". Poi la proposta: "Confindustria propone al governo e alle opposizioni di collaborare tutti insieme per una politica economica basata su realismo e pragmatismo. Possiamo evitare un autunno freddissimo per la nostra economia se costruiamo un programma serrato che faccia mutare la percezione sull'immobilità dell'Italia. Serve un progetto che sia un vero e proprio atto di generosità da dedicare ai ragazzi che vogliono e hanno diritto di vivere e lavorare in Italia per il futuro di tutti noi".

 

22/05/2019 17:53

(Italia Oggi)