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Iva precompilata dal 2020

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I contribuenti riceveranno dall’Agenzia delle entrate la dichiarazione, i registri e la liquidazione dell’imposta con il relativo modello F24 già predisposto per pagare il dovuto, anche on line

 

Iva precompilata dal 2020. Non solo la dichiarazione, ma anche i registri e la liquidazione dell'imposta con il relativo F24 per pagare online. Il tutto grazie alle informazioni che l'Agenzia delle entrate acquisirà tramite la fatturazione elettronica e i corrispettivi telematici «che consentono di valorizzare il patrimonio informativo dell'amministrazione non solo per potenziare le proprie attività di analisi del rischio e controllo, ma anche per offrire maggiori servizi volti nel tempo a semplificare e ridurre gli adempimenti fiscali», come ha affermato Antonino Maggiore, direttore delle Entrate, ieri in VI commissione finanze e tesoro del senato nell'ambito di un'audizione sull' indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco. A distanza di poco più di 5 mesi dall'avvio generalizzato dell'obbligo di fatturazione elettronica, i numeri registrati dal Sistema di Interscambio risultano positivi. Il numero complessivo di file delle fatture elettroniche inviate alla data di oggi, 11 giugno 2019, si attesta sugli 889 milioni, con una minima percentuale di scarto dei file (2,9 per cento). Le fatture sono state inviate da circa 3,3 milioni di cedenti, per un importo complessivo pari a circa 1.537 miliardi di euro (di cui 161 miliardi di imposta). Questi dati come ha sottolineato Maggiore rappresentano la base di partenza per attuare le disposizioni dell'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, e consentire all'Agenzia di predisporre, a partire da periodo d'imposta 2020: le bozze dei registri Iva che il contribuente, anche tramite il suo intermediario, potrà verificare ed eventualmente integrare; le bozze di comunicazioni di liquidazione periodica Iva, con relativo servizio di elaborazione del modello F24 e pagamento online; la bozza di dichiarazione Iva. A ciò si aggiungeranno «ulteriori semplificazioni in termini di eliminazione di alcuni adempimenti comunicativi posti a carico dei soggetti che attualmente trasmettono i dati necessari ai fini dell'elaborazione della dichiarazione precompilata».

 

I numeri. Maggiore ha snocciolato un po' di numeri sull'attività dell'Agenzia. Il cui portale istituzionale nel 2018 ha rilevato circa 30 milioni di consultazioni sul cassetto fiscale (a titolo di esempio, 1,3 milioni di contratti di locazione sono stati registrati online, il 68% del totale). Complessivamente sono circa 960 milioni i dati confluiti nella dichiarazione precompilata 2019, con un aumento del 3,8% rispetto al totale dei dati utilizzati nel 2018. E si è registrato negli anni un incremento costante delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadino, senza l'intervento degli intermediari (dai circa 1,4 milioni del 2015 ai circa 2,7 milioni del 2018). Dal 2017 poi è possibile trasmettere telematicamente la dichiarazione di successione: nel 2018 sono state presentate telematicamente oltre 110 mila dichiarazioni di successione, mentre nel primo quadrimestre del 2019, anno in cui la modalità telematica è diventata obbligatoria, risultano già presentate oltre 117 mila dichiarazioni di successione. Anche i risultati ottenuti dall'operazione «canone Rai in bolletta» sono stati, ha detto Maggiore, estremamente positivi. Nel 2016, primo anno di operatività del nuovo sistema di riscossione, il recupero di gettito è stato considerevole (dai 16,5 milioni di abbonati nel 2015 si è passati a circa 22 milioni di soggetti ai quali, nel 2016, è stato addebitato il canone in bolletta, per un importo complessivo di circa 2.141 milioni di euro riscossi) che ha consentito, tra l'altro, una riduzione dell'importo del canone annuo per i cittadini, passato da 113,5 nel 2015 a 100 euro nel 2016 e a 90 euro nel 2017. Circa gli accordi preventivi come forma avanzata di collaborazione tra il fisco e il contribuente, il direttore delle Entrate ha reso noto che sono in corso di elaborazione un aggiornamento del provvedimento n tema di oneri documentali e un documento di prassi in materia di prezzi di trasferimento, finalizzato all'individuazione dei più appropriati criteri e metodi di applicazione del principio di libera concorrenza. Il totale degli accordi conclusi e in vigore alla data del 31 dicembre 2018 è pari a 150.

 

12/06/2019

(Italia Oggi)