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Borse positive sugli stimoli cinesi. Vigilia di Bce, forte calo dei tassi all'asta Bot

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I listini europei partono in rialzo. Tokyo ha guadagnato lo 0,96%, incerta Shanghai nonostante l'esenzione di prodotti Usa dalle tariffe e le voci di piano di rilancio economico

 

di RAFFAELE RICCIARDI 11 Settembre 2019

 

MILANO - Giornata positiva sulle Borse, dopo che dal Global Times cinese sono filtrate indicazioni circa un piano di stimoli da parte di Pechino per far fronte al rallentamento economico indotto dalla guerra dei dazi. Proprio sul fronte delle tariffe, la Cina ha annnciato che esenterà alcune categorie di prodotti americani, dall'ittica agli antitumorali.

 

Milano perde slancio nel pomeriggio e il Ftse Mib sale solo dello 0,18%, tornando sotto la soglia di 22 mila punti che aveva agguantato in mattinata. In evidenza Stm, Buzzi e Technogym, la società delle macchine per lo sport, dopo i conti semestral in crescita. Vivace Tim grazie al consiglio di acquisto da parte di JP Morgan. Più convinti gli acquisti nel resto d'Europa: Londra sale dell'1%, Francoforte dello 0,8% e Parigi dello 0,5%.

 

Se questa mattina la Borsa di Tokyo ha guadagnato lo 0,96% - settima seduta di fila in rialzo - e anche Hong Kong ha guadagnato l'1,78% Shanghai non ha beneficiato dell'apertura dei mercati finanziari domestici e delle distensioni commerciali chiudendo in ribasso dello 0,41%. Wall Street, reduce da una chiusura poco mossa, tratta positiva: quando gli scambi Ue si avviano alle battute conclusive, il Dow Jones guadagna lo 0,2%, il Nasdaq lo 0,6% e l'indice S&P500 lo 0,2%.

 

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna a scendere in area 155 punti base, con il rendimento del decennale italiano che torna poco sotto l'1%. Ieri il Mef ha smentito qualsiasi indiscrezione su obiettivi di deficit/Pil in crescita, in forza della flessibilità da chiedere all'Europa, visto che i lavori per scrivere la Nota di aggiornamento al Def sono appena partiti. Il Tesoro ha intanto incassato un forte calo all'asta di BoT annuali: il tasso si attesta a -0,226%. Molto alta la richiesta che si è attestata a 10,351 miliardi per un rapporto di copertura pari a 1,59.in agenda un'asta Bot da 6,5 miliardi.

 

I Treasury americani sono reduci da una pesante discesa dei prezzi, con le rinnovate speranze per un colloquio positivo tra Usa e Cina sui dazi. Domani è invece la volta della Bce di Mario Draghi, attesa al lancio di nuovi stimoli. I movimenti delle ultime ore sul mercato dei bond lasciano intravedere - secondo alcuni osservatori - il timore di rimaner leggermente delusi dalle parole del governatore, così come dalle mosse della Fed la prossima settimana.

 

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L'euro è sostanzialmente stabile a 1,1 dollari. Tra le materie prime, nel pomeriggio l'oro spot sale di mezzo punto percentuale circa in area 1.492 dollari l'oncia. Il petrolio Wti aggiunge lo 0,4% e il Brent lo 0,9%, rispettivamente a 57,6 e 63 dollari al barile. Negli Usa, le scorte settimanali di petrolio sono calate più delle attese.

 

(La Repubblica)