News

Tv, il digitale terrestre cambia pelle. Dimezzate le reti in mano agli editori

  • Stampa

L'Italia si prepara ad adottare una nuova tecnologia di trasmissione dei programmi (Dvbt-2). Questa tecnologia permetterà di proporre gli stessi canali su un numero di frequenze molto minore, ridotto addirittura del 50 per cento. E il Mise riscrive allora la mappa dell'etere nazionale

 

di ALDO FONTANAROSA

09 Ottobre 2019

 

ROMA - La televisione italiana sta per cambiare pelle. Entro tre anni, tutti i canali e tutti i programmi saranno irradiati con una nuova tecnologia (che si chiama DVBT-2). Questa tecnologia permetterà di comprimere le trasmissioni tv. La compressione delle trasmissioni e del segnale permetterà alle emittenti (Rai, Mediaset e le altre) di proporre gli stessi canali di oggi su un numero molto più basso di frequenze. Ogni editore, quindi, avrà bisogno di binari dell'etere (le frequenze) addirittura dimezzati rispetto ad oggi.

 

In vista del cambio tecnologico, in queste ore il ministero dello Sviluppo Economico ha riscritto la mappa delle reti assegnate alle varie emittenti dando corpo a una vera e propria cura dimagrante. Chi ha oggi 5 reti (ad esempio Rai e Mediaset) ne avrà due e mezza, nella stagione nuova del DVTB-2.

 

E così i giganti Rai, Mediaset (con Elettronica Industriale) e Persidera - che oggi hanno appunto 5 reti - se ne ritrovano due e mezza a testa.

 

R Caos televisori in arrivo: gli apparecchi degli italiani a rischio rottamazione

di ALDO FONTANAROSA

 

Cairo, Europa Way di Francesco Di Stefano e Premiata Ditta Borghini e Stocchetti (ReteCapri) ne avranno soltanto mezza a testa. Invece - come anticipato da Repubblica.it - le società WindTre (attraverso la controllata 3lettronica Industriale) e Prima Tv di Tarak Ben Ammar riescono a realizzare una rete unica attraverso un consorzio.

LA NUOVA MAPPA DELL'ETERE TV: I CANALI ASSEGNATI

  

RAI

Rete nazionale 7

 

Rete nazionale 8

 

Metà rete nazionale

ELETTRONICA INDUSTRIALE

Rete nazionale 1

 

Rete nazionale 9

 

Metà rete nazionale

PERSIDERA

Rete nazionale 4

 

Rete nazionale 5

 

Metà rete nazionale

3LETTRONICA-PRIMA TV

Rete nazionale 11

CAIRO NETWORK

Metà rete nazionale

PREMIATA DITTA BORGHINI E STOCCHETTI

Metà rete nazionale

EUROPA WAY

Metà rete nazionale

Ci sono, dunque, emittenti tv o società (Rai, Mediaset, Persidera, Cairo, Premiata Ditta Borghini e Stocchetti ed Europa Way) che si ritrovano una "mezza rete" tra le loro proprietà. Come faranno queste emittenti e queste società a passare da una "mezza rete" a una rete intera, con copertura nazionale?

 

Tutti questi editori dovranno prendere parte ad una nuova asta delle frequenze. L'asta sarà bandita l'anno prossimo, nel 2020, dal ministero dello Sviluppo sulla base delle regole che verranno scritte dall'Autorità per le Comunicazioni (l'AgCom).

 

R Il Garante mette a dieta le tv: 12 reti di ripetitori invece di 20. Via alle frequenze "condominiali"

di ALDO FONTANAROSA

 

Grazie a quest'asta delle frequenze, lo Stato offrirà quattro "mezze reti" che permetteranno ad almeno quattro editori di costruire un'altra rete nazionale. Gli altri due editori - sconfitti in questa asta - saranno costretti a mettersi insieme e a realizzare dei consorzi, per unire le loro "metà" e realizzare una rete nazionale, dove coabiteranno.

 

Quando costeranno le quattro "mezze reti" che andranno all'asta? Difficile azzardare una cifra. Certo, nel 2014, Urbano Cairo acquistò una rete nazionale per 31,6 milioni. Se quel valore (31,6 milioni) diventasse un riferimento, le "mezze reti" all'asta potrebbero avere una base d'asta di una quindicina di milioni.

 

(La Repubblica)