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Più lavori stabili, ma è boom per la cassa integrazione

Secondo quanto comunica l'Inps, tra gennaio e agosto c'è stato un netto incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 317.000 a 480.000 (+51,3%). In settembre richiesta cassa integrazione per 17 milioni 194 mila 330 ore con un aumento del 51,9% sullo stesso mese del 2018.

 

di redazione Roma

 

Sono 347.651 i nuovi posti fissi nel periodo gennaio-agosto: lo comunica l'Inps nell'osservatorio sul precariato. Nei primi otto mesi del 2018 la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (che si ottiene sottraendo le cessazioni ad assunzioni e trasformazioni) era pari a +132.609. Le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 4.905.000; rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente la crescita ha riguardato i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti; risultano invece in diminuzione i contratti a tempo determinato e quelli in somministrazione. Dati positivi che contrastano però con nquelli relativi alla cassa integrazione nel mese di settembre del 2019, quando secondo l'Inps sono arrivate richieste per 17 milioni 194 mila 330 ore con un aumento del 51,9% sullo stesso mese del 2018. Rispetto ad agosto l'aumento è del 168,2%. Tra gennaio e settembre sono state chiesti 186 milioni 618 mila 956 ore con un aumento del 16,27% a causa di una crescita della cig straordinaria pari al 37,41% (le richieste dell'ordinaria sono diminuite del 4,02%). La crescita di settembre sull'anno prima è dovuta al boom delle richieste di cassa integrazione straordinaria che con 11,5 milioni sono quasi raddoppiate (+99,16%). Quest'anno si è invertita la tendenza di calo delle richieste iniziata nel 2013 ed è probabile che si superi il dato registrato nel 2018. L'Inps ha segnalato che diminuiscono ad agosto le richieste di disoccupazione: nel mese l'Istituto ha ricevuto 101.397 domande tra Naspi, Mobilità e Discoll con una diminuzione dell'11,8% rispetto allo stesso mese del 2018.

 

Tornando ai dati sui contratti a tempo indeterminato, Nel periodo gennaio-agosto del 2019 rispetto al corrispondente periodo 2018 vi è stato un netto incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 317.000 a 480.000 (+51,3%); in crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (sono passate da 42.200 a 50.800, +20,5%).

Le cessazioni sono state 4.062.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine; in crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato; pressoche' stabili le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato.

Nei mesi di gennaio-agosto 2019 sono stati incentivati 72.125 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani, in diminuzione dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, 38.432 sono riferiti ad assunzioni e 33.693 sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. I rapporti incentivati costituiscono il 5,2% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni e trasformazioni).

La consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale ad agosto 2019 si attesta intorno alle 17.000 unità, in linea rispetto allo stesso mese del 2018; l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 270 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del libretto famiglia, ad agosto 2019 risultano essere circa 6.000, pressoché uguali ad agosto 2018; l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 165 euro.

 

17/10/2019 19:59

(Italia Oggi)