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Taxi, commissioni esorbitanti a chi paga con carta. Segnalateci la vostra esperienza

Pubblichiamo la lettera di una lettrice che solleva una questione molto grave: un tassista che applica commissioni al cliente che decide di pagare con il Pos. E non parliamo di percentuali irrisorie, tutto sommato ininfluenti, ma di oltre il 40% in più di quanto si sarebbe speso con i contanti. Un caso isolato. O no? Se è successo anche a voi scriveteci alla mail esperto.diritti-consumatori@repubblica.it.



Buongiorno,

ho utilizzato un taxi per raggiungere l'aeroporto di Torino Caselle e, nella fretta, non ho chiesto al tassista se potevo pagare con carta, visto che non ero in possesso di molti contanti. A fine corsa, la mia richiesta di pagare con carta viene accolta con fastidio e una velata minaccia di "dover pagare le commissioni". Io accetto, visto che contanti non ne ho a sufficienza e, comunque, un paio di euro di commissioni non mi cambiano la vita.

Ed ecco che scopro che, da 35 euro, ne devo pagare 50 con carta! Un'enormità e una follia: chiedo perché, e il tassista dice che funziona così, è la tassazione. Credo sia una menzogna ma ho un volo da prendere e non mi fermo oltre. Ma vi chiedo: è regolare tutto questo? E' successo solo a me?



18 Novembre 2019

L'articolo 62 del Codice del Consumo stabilisce che i venditori di beni e servizi ai consumatori finali non possono imporre ai consumatori, in relazione all’uso di determinati strumenti di pagamento, spese per l’uso di detti strumenti.

Nonostante la chiarezza della norma chiara il Garante è dovuto intervenire per sanzionare i venditori di beni e servizi al dettaglio per supplementi sul prezzo in caso di pagamenti con carte di credito o di debito.

La violazione dei diritti dei consumatori ha riguardato vettori del trasporto aereo che applicavano un supplemento per il pagamento con carta di credito dei biglietti aerei acquistati online e operatori di energia per pagamenti diversi dalla domiciliazione bancaria o dall’addebito ricorrente su carta.

L'addebito nei confronti del lettore è dunque pacificamente illegale e per la sua entità potrebbe rilevare anche sul piano penale.Suggeriamo di presentare comunque un esposto nei confronti del Comune affinchè adotti i provvedimenti di sua competenza.



Risponde Domenico Romito di Avvocati dei Consumatori

esperto.diritti-consumatori@repubblica.it Leggi l'informativa



(La Repubblica)