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A settembre si interrompe il calo congiunturale, ma l'industria italiana resta debole

Secondo la stima dell'Istat, il fatturato aumenta in termini congiunturali dello 0,2% ma diminuisce in termini tendenziali dell'1,6%. Gli ordinativi registrano un incremento sia congiunturale (+1%) sia tendenziale (+0,3%)

 

A settembre il fatturato dell'industria aumenta in termini congiunturali dello 0,2%. Anche gli ordinativi registrano un incremento congiunturale (+1%). E' la stima dell'Istat, secondo cui, corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di settembre 2018), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali dell'1,6%, con cali dell'1,5% sul mercato interno e del 2% sul quello estero. In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi aumenta dello 0,3%, con andamenti speculari per i due mercati (+2,3% quello interno e -2,3% quello estero).

"Il lieve incremento registrato a settembre - è il commento dell'istituto di statistica - interrompe il calo congiunturale del fatturato rilevato nei tre mesi precedenti. Permane tuttavia una situazione di debolezza delle vendite dell'industria in senso stretto: il terzo trimestre segna una flessione rispetto a quello precedente, determinata dalla performance negativa della componente interna rispetto alla modesta crescita di quella estera. Al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero è pressoché stabile su base mensile, mentre registra una flessione su base trimestrale".

Nel terzo trimestre l'indice complessivo del fatturato è diminuito dello 0,7% rispetto al secondo trimestre. Per gli ordini, nel terzo trimestre del 2019, si registra una diminuzione dell'1,7% rispetto al trimestre precedente. La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una modesta crescita del mercato interno (+0,4%) e di una lieve diminuzione di quello estero (-0,3%). Per gli ordinativi l'incremento congiunturale riflette un aumento delle commesse provenienti da entrambi i mercati, meno ampio per il mercato interno (+0,7%) e più marcato per quello estero (+1,5%). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a settembre, gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale dell'1,2% per i beni di consumo e dello 0,7% per i beni intermedi, una trascurabile flessione (-0,1%) per l'energia e una più marcata riduzione dell'1,7% per i beni strumentali.

Su base annua, l'industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante del fatturato (+8,2%), mentre l'industria mezzi di trasporto mostra il calo maggiore (-6,1%). In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi aumenta dello 0,3%, con andamenti speculari per i due mercati (+2,3% quello interno e -2,3% quello estero). La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore delle apparecchiature elettriche e non (+21,4%), mentre il peggior risultato si rileva nell'industria dei mezzi di trasporto (-20%).

 

19/11/2019 10:24

(Italia Oggi)