Riaperture da domani, Conte firma il Dpcm

Nel documento di 21 pagine le misure per la Fase 2 annunciate ieri da Palazzo Chigi

 

di GABRIELE ISMAN

 

Alla fine la firma è arrivata. Dopo una lunghissima trattativa con le Regioni, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm con le misure per la fase 2 che saranno in vigore da domani e che lui ieri aveva annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi .

 

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Il documento si compone di 21 pagine (che diventano 141 con gli allegati) e, oltre alla firma di Conte, porta quella di Roberto Speranza, ministro dela Salute. Confermato l'obbligo di mascherine nei luoghi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto, il dpcm conferma l'obbligo di restare a casa per chi ha più di 37,5 gradi, l'apertura di parchi, ville e giardini pubblici con un metro di distanza per i frequentatori e due per l'attività sportiva, la ripresa degli allenamenti per sportivi professionisti ma anche la sospensione di eventi e competizioni di ogni ordine e disciplina. Dal 15 giugno poi riapriranno anche i centri estivi "al chuso o all'aria aperta", ma Regioni e Province autonome possono stabilire date diverse. E tornano anche le manifestazioni pubbliche "soltanto in forma statica" e nel rispetto delle misure di sicurezza.

 

 

E se restano chiuse sale giochi, sale scommesse e sale bingo, dal 15 giugno riapriranno teatri, cinema e sale da concerti: il numero massimo di spettatori - con le misure di prevenzioni - sarà di mille per gli spettacoli all'aperto e di 250 per ogni singola sala (con mascherina e senza vendita di popcorn o bibite). Restano sospese "le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi".

 

Da domani potranno riaprire al pubblico i musei oltre a chiese, moschee, sinagoghe e templi, dopo gli accordi stipulati dal governo con le singole confessioni che sono in allegato al Dpcm: anche per le religioni, igienizzazioni, distanza sociale e mascherine. Confermata la sospensione dei servizi educativi e delle attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, fino a università e master, dal 20 maggio potranno riprendere i corsi e le prove per le patenti di guida.

 

Niente porte aperte per ora per centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali , come prevede il paragrafo z dell'articolo 1 del Dpcm. Confermata la riapertura al pubblico di negozi al dettaglio con distanza di un metro, ingressi con modalità dilazionate e riaprono anche bar, ristoranti e pasticcerie, oltre alle mense e al catering continuativo. Dal 25 maggio potranno riaprire anche palestre e piscine, ma le Regioni potranno anticipare o posticipare le aperture. Tra le nuove regole fissate, un metro di distanza nelle docce, l'obbligo di disinfettare sdraio, lettini e ombrelloni ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, la possibilità di misurare la temperatura a tutti, una 'densità di affollamento' in vasca calcolata con un indice di "7 metri quadrati di superficie a persona". Stesso spazio deve essere garantito nelle aree solarium.

 

Nel Dpcm sono diversi i riferimenti ai compiti di monitoraggio continuo delle Regioni: saranno i governatori a decidere la programmazione dei servizi erogati dal trasporto pubblico locale, fermo restando che il ministero dei Trasporti potrà decidere riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto anche internazionale, ferroviario, aereo e marittimo.

Tra le raccomandazioni per le attività professionali, il ricorso allo smart working, l'incentivazione di ferie e congedi retribuiti.

 

Chi arriva in Italia dovrà consegnare ll'imbarco una dichiarazione con i motivi del viaggio, l'indirizo di dove risiederà in isolamento fiduciario di 14 giorni e un numero di telefono per essere rintracciato. Dal 3 giugno comunque l'Italia riapre le frontiere con i Paesi Ue, con il Regno Unito, Andorra e Monaco. Restano comunque sospesi i servizi di crociera da parte di navi passeggeri di bandiera italiana.

 

(La Repubblica)