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Riapertura dei confini e mobilità tra regioni, Brusaferro: "La sfida più importante, servirà un'attenzione particolare"

Il presidente dell'Iss durante l'audizione alla Camera: "L'app Immuni? Non è la soluzione magica"

 

29 maggio 2020

 

Mentre il governo si trova a decidere, in queste ore, sulla mobilità tra Regioni, è già certo che da mercoledì prossimo, 3 giugno, riapriranno i confini italiani ai cittadini dei Paesi dell'Unione europea. Ma ll presidente dell'Istituto superriore di Sanità avverte: "Le riaperture? Saranno la sfida più importante".

 

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A dirlo, questa mattina durante l'audizione alla Camera sul decreto Rilancio, il capo del Iss, Silvio Brusaferro, ha precisato: "Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai".

 

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Brusaferro nel suo discorso non ha mai menzionato la questione del passaporto sanitario, richiesto dal governatore della Sardegna, Solinas, a chi proviene dal Nord e su cui però il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, ha subito chiarito: "È contro la Costituzione".

 

Il presidente dell'Iss ha però parlato della necessità dei controlli. "Abbiamo superato - ha detto alla Camera - la curva di picco dell'infezione e siamo nella discesa. Ma dobbiamo avere la capacità di identificare e diagnosticare i casi sospetti precomente e tempestivamente, laddove ci sono di isolarli e di adottare i controlli".

 

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Nelle settimane precedenti alla fase 2, quando ancora l'Italia era nel periodo del lockdown per il Covid-19, il governo aveva parlato dell'utilizzo di Immuni, l'app di tracciamento che avrebbe consentito di monitorare i contatti dei positivi al coronavirus. Ma nonostante siano passate già alcune settimane dalle ripartenza, l'app ancora non è utilizzabile. Per Brusaferro, però, questa tecnologia utilizabile sui cellulari sarebbe utile "nell'ottica di tracciare precocemente i contatti", ma non rappresenterebbe "la soluzione magica”.

 

(La Repubblica)