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Visco: "Puntare su scuola e Università". E lancia un centro per l'innovazione a Milano

Il tema della formazione viaggia di pari passo con quello della produttività, nel discorso del governatore

 

29 Maggio 2020

 

MILANO - Nelle Considerazioni finali del governatore Ignazio Visco è più volte presente il richiamo all'uso della crisi per riformare il Paese e superare le sue difficoltà storiche. Riguarda la produttività, ma anche l'istruzione, la ricerca e l'innovazione.

 

L'appello a investire su istruzione e ricerca

Visco torna a spronare ad un maggiore investimento pubblico nelle università, dove lo Stato italiano spende "la metà in rapporto al Pil di quanto fanno i paesi a noi più vicini" e "affrontare i problemi di fondo del sistema scolastico, dell'università e della ricerca".

 

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Nelle considerazioni finali il governatore rileva come "bisogna anche convincere le famiglie che investire in conoscenza è importante" visto che "siamo al penultimo posto nell'Unione europea per quota di giovani tra i 25 e i 34 anni con un titolo di studio terziario, al primo per incidenza di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. È una perdita di opportunità individuali che espone al rischio di esclusione ed è uno spreco per la collettività". Il governatore tuttavia giudica "l'assunzione di nuovi ricercatori, prevista nei più recenti provvedimenti, una significativa discontinuità rispetto alle tendenze del passato".

 

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Visco indica dunque "investimenti dai quali non possiamo prescindere" e nel suo discorso l'impresa e la formazione stanno insieme. "In particolare quelli rivolti all’innovazione nelle attività produttive e al miglioramento dell’ambiente, investimenti che vanno sempre più tra loro integrati. Un contesto favorevole all’attività d’impresa richiede interventi risoluti, rapidi e ad ampio spettro per innalzare in modo sostanziale la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici. E va ribadita, se possibile oggi ancora di più, l’importanza di quelli volti ad accrescere i livelli di cultura e di conoscenza, dalla scuola all’università così come nella ricerca. Un ambiente economico rinnovato potrà dare frutti se tutti i protagonisti che lo animano − le imprese e le famiglie, chi studia e chi lavora, gli intermediari finanziari e i risparmiatori − sapranno assumere la piena responsabilità del proprio ruolo. Ma non si tratta solo di economia. Se le trasformazioni che l’economia, la società, la politica, la cultura subiranno sono incerte, vi saranno certamente interazioni e reciproche influenze. Bisognerà riconoscere e essere aperti a molteplici punti di vista, interessi, esigenze; servirà un confronto ordinato e un dialogo costruttivo tra chi ha competenze diverse, così come tra coloro che hanno responsabilità distinte ma non per questo tra loro indipendenti e distanti".

 

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A Milano un centro di innovazione digitale

Dice ancora Visco, lanciando un'iniziativa che riguarda la sede milanese di Bankitalia: "I nostri sforzi restano orientati a sostenere lo sviluppo di un’economia digitale diffusa e sicura, a dare supporto ai progetti innovativi promossi dal settore privato e ad assicurare che famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche ne traggano il massimo beneficio. Intendiamo valorizzare la principale piazza finanziaria del Paese, quella di Milano, quale centro di innovazione digitale di respiro europeo. In questa città verrà costituito un luogo dedicato alla sperimentazione, alla selezione dei contributi di esperti e società indipendenti, italiani e internazionali, alla collaborazione con le istituzioni e le università, al dialogo con gli operatori di mercato".

 

Un riferimento che è stato rimarcato dal numero uno di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi: "Dal discorso del Governatore è importante la scelta di valorizzare il ruolo di Milano come hub dell'innovazione finanziaria e tecnologica di respiro europeo anche attraverso un ambizioso piano di investimenti per aumentare la digitalizzazione della città. Milano può e deve giocare un ruolo fondamentale per la ripartenza economica del Paese e dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare la nostra città ad esprimere al meglio i suoi punti di forza. La proiezione internazionale, la capacità di attrarre talenti, l'attenzione alla sostenibilità e la vocazione creativa e innovativa sono certamente alcuni dei fattori chiave sui quali puntare".

 

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(La Repubblica)