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Collasso Wirecard, in Italia si bloccano le prepagate di oltre 300 mila clienti

SisalPay|5 anticipa 20 milioni per rimborsare i sottoscrittori di carte emesse dalla fintech tedesca e congelate in queste ore. Anche Soldo si muove

 

29 Giugno 2020

 

MILANO - Lo scandalo finanziario tedesco di Wirecard ha un risvolto italiano che ha portato al congelamento di 325 mila carte di credito prepagate e costretto SisalPay|5 a metter mano al portafoglio anticipando 20 milioni di euro per sbloccare la situazione.

 

Breve riassunto delle precedenti puntate: la società tedesca dei pagamenti elettronici era considerata un fiore all'occhiello fintech sulla Borsa di Francoforte. Si è però scoperto un buco nei conti, probabilmente da 1,9 miliardi, che ha fatto crollare il castello di carte e mandato a picco il titolo. La storia è sfociata nell'arresto dell'ad, poi liberatosi su cauzione da 5 milioni, e nella universale richiesta di approfondire il ruolo delle attività di Vigilanza in questa vicenda: la Borsa tedesca ha già annunciato un inasprimento delle regole per far parte della famiglia del Dax.

Rep

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di TONIA MASTROBUONI

 

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La fintech ha ritrovato un po' di respiro questa mattina, dove in Borsa è salita a tripla cifra, perché - a seguito della dichiarazione di insolvenza della scorsa settimana - ha comunque garantito la prosecuzione dell'attività. Se da una parte il polverone si sta spostando sui revisori di EY, che secondo il Financial Times si stanno preparando alle ricadute dello scandalo che loro stessi hanno portato a galla, d'altra parte sarebbe imminente la nomina di un commissario straordinario ed è possibile l'interesse degli acquirenti. La Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) dice che gli interessati sarebbero "investitori privati e fondi di private equity" non specificati e un concorrente: il fornitore di servizi di pagamento francese Worldline.

 

Cosa c'entra tutto questo con l'Italia? Lo ha spiegato SisalPay|5, questa mattina, ricostruendo la ripercussione sui suoi clienti "nonostante la totale assenza di responsabilità". Venerdì, infatti, "oltre 325 mila cittadini in Italia si sono ritrovati improvvisamente con una carta prepagata le cui funzionalità sono state completamente bloccate". Conseguenza del crac tedesco perché "l’autorità di vigilanza bancaria inglese (FCA) ha bloccato l’operatività di tutte le carte Wirecard a livello mondiale. Tra queste, anche le carte con il brand SisalPay: la società, con lo stesso sconcerto e stupore dei propri clienti, si è ritrovata dunque a dover gestire una situazione complessa e delicata causata da un fornitore terzo".

 

SisalPay|5, "con il pieno supporto degli azionisti Cvc Capital Partners e Banca 5", ha messo in piedi un piano per rassicurare i clienti - che in media hanno una giacenza di 60 euro sulle carte - e tappare la falla aperta dalla società di emissione. "Nello specifico, nelle prossime ore, ai possessori della carta a brand SisalPay verrà data la possibilità di trasferire il saldo direttamente su una nuova carta prepagata, emessa in partnership con Banca 5, affinché il cliente possa tornare velocemente ad effettuare pagamenti in tutta tranquillità oppure di ricevere, secondo le modalità più sicure e convenienti per il cliente, l’accredito o rimborso del saldo presente sulla carta". Di tasca sua, dunque, la società anticiperà una ventina di milioni di euro per il piano di copertura del danno.

 

Quello dei clienti SisalPayI5 non è l'unico contraccolpo italiano della vicenda tedesca. Federconsumatori spiega infatti che "è coinvolta in tale vicenda anche Soldo, fintech italiana specializzata nella gestione delle spese aziendali. In un messaggio inviato tempestivamente ai propri clienti la società afferma che sta accelerando il processo di migrazione degli account per assicurare un ripristino dell'operatività".

 

(La Repubblica)