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Borse incerte alla fine di un trimestre da urlo: il migliore da 11 anni. Tassi in calo all'asta Btp

Dai minimi di marzo (crollo peggiore dal 2008), le azioni globali hanno recuperato il 18%. Per Wall Street è addirittura il miglior trimestre dal '98. Secondo alcuni osservatori, è stato un rialzo fin troppo accelerato viste le incertezze che ancora gravano sul fronte sanitario ed economico. L'oro sfonda 1.800 dollari, top dal 2011

 

di RAFFAELE RICCIARDI

30 Giugno 2020

 

MILANO - Le Borse europee chiudono deboli dopo una giornata condita di ottimismo grazie al dato sulle vendite delle case negli Usa migliore delle attese, alla fiducia europea in recupero e alle speranze di nuovi stimoli. Dopo un avvio positivo, però, tornano a pesare le preoccupazioni su una seconda ondata di Covid con i numeri dei contagi, negli Stati Uniti e Sudamerica, che continuano a suggerire la massima cautela.

 

L'indice Dax di Francoforte guadagna lo 0,57% a 12.301,75 punti, l'indice Ftse 100 di Londra scende dello 0,89% a 6.170,75 punti, l'indice Cac di Parigi perde lo 0,19% a 4.935,99 punti, l'Ibex di Madrid arretra dello 0,66% a 7.230.00 punti, Milano cede lo 0,37% a 19.375 punti. A Piazza Affari, si affievolisce Mps dopo lo spunto iniziale che premiava il titolo dell'istituto per l'annuncio dell'avvio del progetto di scissione non proporzionale di 4,1 miliardi di crediti deteriorati a favore di Amco. Con l'operazione il Monte dei Paschi fa scendere il rapporto fra i crediti deteriorati lordi e il totale crediti del gruppo al 4,3%. Nei prossimi mesi si attende l'autorizzazione dell'operazione da parte della Bce. Andamento positivo per Wall Street: alla chiusura delle Borse europee, il Dow Jones sale dello 0,1%, dopo una partenza in rosso, mentre lo S&P500 avanza dello 0,7% e il Nasdaq si rafforza a +1,2 per cento.

 

L'aspettativa è che resti comunque una alta volatilità, anche perché l'azionario mondiale ha registrato un trimestre record dopo il tracollo di marzo e, secondo alcuni osservatori, la ripresa potrebbe essere stata troppo rapida. Come ricorda Bloomberg, l'indice MSCI All World ha messo insieme un recupero del 18% nel trimestre, maggior balzo in 11 anni, a seguito del peggior trimestre dal 2008. Per Wall Street si tratta addirittura della miglior performance dal '98, con lo S&P500 verso un balzo intorno al 44%.

 

Negli Usa il presidente della Fed, Jerome Powell e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, testimonieranno davanti alla commissione dei servizi finanziari. In Francia l'inflazione ha frenato al +0,1% annuale a giugno, in Gran Bretagna il Pil ha segnato -2,2% nel primo trimestre contro attese per un più contenuto -2 per cento. Peggiore il bilancio spagnolo, con Pil in frenata del 4,1% tendenziale in linea con le attese. I prezzi delle case statunitensi continuano a crescere ad aprile, mese in cui è scoppiata la pandemia da coronavirus negli usa. Il dato relativo alle venti maggiori città usa è salito del 4,0% su base annuale lo scorso mese.

 

Oggi sono arrivati ulteriori sintomi di ripresa economica dalla Cina, dove l'attività manifatturiera sale più del previsto nonostante la debole domanda internazionale e i timori di una seconda ondata. Secondo l'ufficio nazionale di statica il Pmi manifatturiero a giugno è salito a 50,9 punti dai 50,6 punti di maggio e contro gli attesi 50,5 punti: si tratta di un livello superiore alla soglia (50 punti) che separa la prospettiva di contrazione economica da quella di espansione.

 

Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo mentre è arrivato il via libera della Cina alla legge sulla sicurezza nazionale. Archivia la seduta in terreno positivo Tokyo (+1,3%). In rialzo anche Shanghai (+0,4%), Shenzhen (+1,3%) e Hong Kong (+0,1%).

 

Avvio di giornata in lieve calo per l'euro sul dollaro: la moneta unica europea passa di mano a 1,1207 dollari a fronte del valore di 1,1238 di ieri sera dopo la chiusura di Wall street. Sullo yen la moneta unica passa di mano a 120,7. Si muove poco lo spread tra Btp e Bund tedeschi che oscilla sui 180 punti dopo che il Tesoro ha collocato in asta la nona tranche del Btp a 10 anni con scadenza primo settembre 2030. La richiesta è stata di 2,67 miliardi e l'importo emesso è stato pari a 1,29 miliardi con un rendimento pari all'1,20%, in calo di 22 punti base rispetto all'asta del mese scorso. Assegnata, con un tasso di interesse dell'1,28%, anche la seconda tranche del Btp decennale con scadenza primo dicembre 2030 per un importo pari a 2,2 miliardi e richieste per 3,5 miliardi. Sono state inoltre emesse la quarta tranche del BTp a 5 anni - scadenza primo luglio 2025 -per 3 miliardi, con un rendimento in calo di 24 punti base assestatosi allo 0,68%, e la settima tranche del CCTeu con scadenza 15 dicembre 2023. L'importo assegnato è stato in questo caso pari a 1,25 miliardi a fronte di una domanda totale pari a 2,178 miliardi. Il rendimento si è attestato allo 0,56% (+3 punti base).

 

Il petrolio si conferma in calo a New York, dove le quotazioni perdono l'1,79% a 38,99 dollari al barile. Mossa drastica per Royal Dutch Shell che ha annunciato una svalutazione nell'ordine di 15-22 miliardi di dollari di propri asset al netto delle imposte nel secondo trimestre dell'anno a causa del coronavirus. L'oro in volata sfonda quota 1.800 dollari l'oncia per la prima volta dal 2011. Sui mercati pesano le prospettive economiche statunitensi, che ieri il presidente della Fed, Jerome Powell ha definito "straordinariamente incerte".

 

Rep:

La corsa all'oro dei derivati sostiene il lingotto. L'effetto della finanza cancella la crisi dell'industria dei preziosi

di RAFFAELE RICCIARDI

 

(La Repubblica)