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Trasporti, pacchetto di norme Ue per i guidatori dei Tir e la concorrenza

Tachigrafi per registrare i passaggi di frontiera ed evitare le frodi, regolamentati i tempi di guida e riposo dei conducenti

 

09 Luglio 2020

 

MILANO - Il Parlamento europeo ha approvato il pacchetto di revisione delle regole per migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti dei Tir ed eliminare la distorsione della concorrenza nel mercato del trasporto su strada, sul quale era stato raggiunto un accordo politico con il Consiglio nel dicembre del 2019.

 

"Per porre fine alle distorsioni della concorrenza nel settore del trasporto su strada e garantire migliori condizioni di riposo per i conducenti, sono state rivedute le norme sul distacco dei conducenti, i tempi di guida e i periodi di riposo dei conducenti ed è stata prevista un'applicazione più rigorosa delle norme sul cabotaggio (il trasporto di merci effettuato a titolo temporaneo da trasportatori non residenti in uno Stato membro ospitante)", spiega una nota dell'Europarlamento.

 

Una notizia che raccoglie la soddisfazione di Conftrasporto-Confcommercio, che saluta le norme che "riguardano principalmente l'armonizzazione dei salari, la flessibilità degli orari dei conducenti, prevedendo più riposi, e il rispetto delle regole fondamentali della concorrenza. Per quanto riguarda gli autisti, cambierà quanto previsto in precedenza per il loro distacco trans-nazionale e sui tempi di guida e di riposo. Le aziende di autotrasporto dovranno organizzare i viaggi in modo che gli autisti nel trasporto internazionale di merci possano tornare a casa a intervalli regolari (ogni tre o quattro settimane a seconda dell'orario di lavoro). Il riposo settimanale regolare non potrà essere svolto nella cabina del camion in tutto il territorio comunitario e a certe condizioni l'azienda dovrà pagare le spese di alloggio dell'autista". Secondo il vicepresidente Uggè, "le nuove norme dovrebbero dare una risposta al tema dei viaggi a vuoto degli autisti e delle differenze esistenti sul piano del costo del lavoro, disparità che hanno generato il pesantissimo fenomeno del dumping sociale. Ora diventa indispensabile proseguire il lavoro iniziato, con l'obiettivo di connettere il sistema logistico italiano al resto d'Europa", conclude il vicepresidente di Conftrasporto, citando i "divieti pretestuosi" posti da paesi come l'Austria.

 

Alla voce della concorrenza, dettaglia di nuovo il Parlamento, si prevede l'uso dei tachigrafi dei veicoli "per registrare i passaggi di frontiera al fine di contrastare le frodi. Per evitare il cabotaggio sistematico, è previsto un periodo di incompatibilità di quattro giorni prima che si possano effettuare ulteriori operazioni di cabotaggio all'interno dello stesso paese con lo stesso veicolo". Ancora, "per combattere il ricorso alle società fittizie, le imprese di autotrasporto devono poter dimostrare di essere sostanzialmente attive nello Stato membro in cui sono registrate. Inoltre, gli autocarri dovranno tornare alla sede operativa dell'azienda ogni otto settimane e l'utilizzo di veicoli commerciali leggeri di oltre 2,5 tonnellate sarà soggetto alle norme UE per i trasportatori che prevedono, tra l'altro, la dotazione di un tachigrafo per i furgoni".

 

Oltre a Lega e Fi, anche la Confederazione dei sindacati Ue si dice soddisfatta per il pacchetto che "impedirà alle aziende di costringere i conducenti a trascorrere mesi e ore lontano da casa, privandoli della loro famiglia e della vita sociale, truffandoli con salari decenti e contributi previdenziali". Il commento di Matteo Salvini: "Dopo di grande lavoro e di battaglie della Lega, a Bruxelles è stato approvato il pacchetto mobilità che finalmente risponde ad alcune delle richieste delle imprese dell'autotrasporto che ho incontrato proprio lunedì a Milano. Più controlli alle frontiere e su strada, attenzione alla concorrenza sleale e cura per migliorare la qualità della vita e del lavoro degli autisti. Ora sarà necessario combattere per far attuare le norme".

 

(La Repubblica)