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Il trauma del Covid sulle imprese: persi 280 miliardi di fatturato in sei mesi

Crollo del 19,7% nelle simulazioni dei Commercialisti: è il Nord-Est a soffrire più di tutti

 

09 Luglio 2020

 

MILANO - A contarli tutti si vede come potrebbero servire per alimentare cinque decreti Rilancio, o per superare il Pil di Paesi come il Cile o la Finlandia. Sono i soldi delle aziende 'bruciati' dal Covid: nel Belpaese, dice l'Osservatorio sui bilanci dei Commercialisti, il fatturato risulta "in caduta libera (-19,7%) nel primo semestre dell'anno con una perdita di oltre 280 miliardi di euro per srl e spa tricolori.

 

Nell'analisi sono considerate circa 830.000 società che fatturano complessivamente circa 2.700 miliardi, l'89% di tutte le imprese e l'85% circa di tutti gli operatori economici, si precisa.

 

Simulazioni fatturato primo semestre 2020 società di capitali e variazioni annuali

MACROAREE20202019VARVAR %
NORD-EST 253.583.863 322.064.990 -68.481.127 -21,3%
NORD-OVEST 488.347.999 606.833.534 -118.485.535 -19,5%
CENTRO 279.567.872 342.009.069 -62.441.197 -18,3%
MERIDIONE 84.934.829 107.846.051 -22.911.221 -21,2%
ISOLE 33.653.748 40.840.551 -7.186.803 -17,6%
ITALIA 1.140.088.310 1.419.594.194 -279.505.884 -19,7%

 

L'Osservatorio offre anche uno spaccato territoriale. Emerge che tra le province ad accusare maggiormente gli effetti della pandemia ci sono nell'ordine: Potenza (-29,1%), Arezzo (-27,2%), Fermo (-26,3%), Chieti (-25,8%) e Prato (-25,3%) con performance peggiori del dato nazionale, mentre resistono meglio Siracusa (-13,7%), Cagliari (-13,8%), Roma (-16,1%), Genova (-16,5%) e Trieste (16,7%).

 

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Ma se si guardano le macro-aree, il fatturato segue l'andamento del virus e delle chiusure e la composizione del tessuto produttivo: "La maggior sofferenza si avverte nel Nord-Est (-21,3%), mentre le isole (-17,6%) fanno registrare la minor perdita in termini di variazione percentuale. Nel dettaglio emerge come nel solo mese di aprile, unico mese ad essere sottoposto interamente agli effetti della fase 1 del lockdown, la perdita di fatturato calcolata sulla base delle simulazioni descritte è pari a 93 miliardi di euro (-39,1%)". Pagano le aree dove le attività industriali e il commercio esprimono il peso maggiore in termini di fatturato delle società di capitali italiane e che risultano essere anche le attività più interessate dal lockdown.

 

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"Quella che emerge dalle nostre simulazioni sulla perdita di fatturato delle società di capitali italiane nel primo semestre dell’anno – commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani - è una cifra impressionante che non può non destare enorme preoccupazione per il destino delle imprese italiane. Adesso – aggiunge Miani - è urgente intervenire per spingere la ripresa, sia con interventi di alleggerimento della pressione finanziaria sulle imprese, a partire dal versante fiscale, sia con interventi che rafforzino il clima di sicurezza generale e quello più specifico nei settori produttivi. Non ci sembra appropriato l’eventuale intervento sull’Iva, oneroso per il bilancio pubblico ma molto poco stimolante per la ripresa di consumi e investimenti, mentre molto importanti appaiono gli interventi di stimolazione produttiva come l’ecobonus al 110%, a patto però che vengano lanciati velocemente in un quadro regolatorio il più chiaro e trasparente possibile".

 

(La Repubblica)