News

Le Borse Ue chiudono positive nonostante la paura per i nuovi contagi Usa. Il Btp Futura raccoglie 6 miliardi

Asta di Bot annuali, i tassi tornano in negativo. In agenda l'aggiornamento del rating, ma non dovrebbero esserci sorprese. Milano spunta un +1,3%

 

10 Luglio 2020

 

MILANO - Le Borse europee chiudono positive, sfruttando anche l'accelerazione di Wall Street che dopo un avvio incerto sembra metter da parte i timori per l'aumento dei contagi Covid. Gli investitori del Vecchio continente sembrano piuttosto guardare con interesse ai nuovi stimoli e in particolare agli sviluppi del Recovery Fund europeo. Londra sale dello 0,8%, Francoforte dell'1,1% e Parigi dello 0,9%. Milano riesce a guadagnare l'1,34% con Atlantia che rimbalza sulla speranza di un accordo con il governo sulle concessioni autostradali, facilitato dalla disponibilità dei Benetton a cedere il controllo di Autostrade per l'Italia.

 

La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo per il timore che l'aumento di contagi negli Usa possa deragliare la ripresa. L'indice Nikkei perde l'1,06% a 22.290,81 punti. Wall Street tratta in miglioramento dopo il preoccupante record di casi di nuovo coronavirus (63.200) registrati negli Usa; poco prima dell'apertura delle contrattazioni, la biotech Gilead sciences ha comunicato che il Remdesivir (un farmaco antivirale) ridurrebbe notevolmente il rischio di mortalità per i pazienti malati di Covid: la notizia ha spinto il titolo di Gilead. La giornata di oggi, dal punto di vista macroeconomico, ha visto la pubblicazione del dato sui prezzi alla produzione di giugno, che negli stati uniti sono diminuiti dello 0,2%, al contrario del +0,4% atteso dagli analisti. Alla chiusura dei mercati europei, il Dow Jones riesce a rafforzarsi al +0,7%, lo S&P500 guadagna lo 0,3% e il Nasdaq è invariato.

 

Mentre il Tesoro chiude l'emissione del Btp Futura poco sopra i 6 miliardi, l'agenzia di rating Fitch potrebbe procedere con la revisione del giudizio sull'Italia. L'aspettativa degli analisti di Unicredit, in considerazione del fatto che il 28 aprile l'agenzia tagliò la pagella italiana a BBB- (solo un gradino sopra il livello spazzatura) portandosi in linea con Moody's, è che per oggi non intervenga nuovamente. Intanto nell'asta di Bot annuali il Mef ha venduto 7,5 miliardi di titoli vedendo il rendimento tornare in negativo a -0,124%. Buona la domanda che si è attestata a 11,125 miliardi, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,48.

 

Lo spread tra i rendimenti del Btp decennale e dell'omologo Bund tedesco ha chiuso stabile a 170 punti, dopo un rialzo temporaneo, mentre il rendimento resta all'1,22%. Dal fronte macro, l'Istat ha segnalato un rimbalzo oltre le aspettative della produzione industriale italiana di maggio.

 

Il petrolio, dopo un avvio in calo, ha girato in positivo: il Wti scadenza agosto sale dell'1,26% a 40,12 dollari, mentre il brent settembre cresce dell'1,35% a 42,9 dollari al barile. Sul mercato valutario, l'euro si rafforza e passa di mano a 1,1315 dollari (1,1263 in avvio e 1,1297 ieri) e 120.809 Yen (120,35 all'apertura e 121,17 ieri), quando il biglietto verde vale 106,77 yen.

 

(La Repubblica)