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Partite Iva tassate per cassa, via acconti e saldi

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Partite Iva con il principio di cassa. Inversione a U sulla tassazione e i prelievi, con un calendario fiscale nuovo che superi il meccanismo di acconti e saldi. A ufficializzarlo ieri, anticipando i contenuti della futura legge di bilancio

 

di Cristina Bartelli

 

Partite Iva con il principio di cassa. Inversione a U sulla tassazione e i prelievi, con un calendario fiscale nuovo che superi il meccanismo di acconti e saldi. A ufficializzarlo ieri, anticipando i contenuti della futura legge di bilancio, è stato il ministro dell'economia e delle finanze Roberto Gualtieri, in audizione al Senato sulla richiesta di scostamento per circa 25 miliardi necessaria per la scrittura del nuovo decreto legge che sarà presentato ad agosto (si veda tabella in pagina con la sintesi dei contenuti). E proprio sui contenuti fiscali del provvedimento Gualtieri ha confermato che le tasse sospese a marzo, aprile e maggio si potranno pagare diluite fino al 2021 e sarà prorogato lo stop per l'invio delle cartelle esattoriali.

 

Riforma fiscale, addio acconti e saldi. Il cantiere della riforma fiscale parte dalle partite Iva. «Stiamo ragionando», ha spiegato Gualtieri, «su una riscrittura sostanziale del calendario dei versamenti fiscali che superi il meccanismo degli acconti e dei saldi, per andare verso un sistema basato sulla certezza dei tempi degli adempimenti e su una diluizione nel corso dell'anno degli importi da versare, calcolati in base a quanto effettivamente incassato».

 

Una proposta che trova concorde il sindacato dei lavoratori delle Agenzie fiscali Flp. Il segretario generale Marco Carlomagno invita infattti Gualtieri a «semplificare i rapporti tra contribuenti e fisco, ma soprattutto a semplificare la normativa e gli adempimenti oggi troppo complessi che costringono non solo i contribuenti, ma gli stessi funzionari del fisco ad un'opera di interpretazione di studio che rende l'azione degli uffici spesso disomogenea».

 

Accanto alla riforma fiscale in arrivo, considerato che l'Europa ha premuto l'acceleratore sulla tassazione comunitaria attraverso web tax e plastic tax, il ministro dell'economia si è affrettato a sgombrare il campo dei dubbi su come agirà la plastic tax italiana (rinviata al 2021) nel quadro delle riforme europee: «in coerenza con l'approccio Green adottato dalla Commissione europea e che il Governo ha seguito sin dal suo insediamento, verrà rivisto il sistema delle imposte ambientali e dei sussidi dannosi per l'ambiente, così da incentivare la transizione ecologica». Un accenno anche alla clausola di stile di contrasto all'evasione fiscale che, secondo Gualtieri, «continuerà a svolgere un ruolo cruciale per assicurare, oltre a una maggiore equità tra le famiglie, una sana e leale concorrenza tra le imprese e un migliore funzionamento dei mercati». In cima all'agenda fiscale del governo rientra dalla porta, dopo essere stata eliminata dalla finestra del decreto Rilancio, la promozione dei pagamenti elettronici e digitali, che saranno incentivati.

 

Proroga delle tasse sospese. Il Governo continua sulla strada del prolungamento delle sospensioni concesse a inizio dell'emergenza, non a tutti i contribuenti ma a quelli residenti nei territori particolarmente colpiti (basti pensare che ad esempio la provincia di Milano non ha mai visto riconosciuto lo stato di emergenza), o per dimensione di impresa. Con il decreto agosto saranno riprogrammate, dunque, le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza, prevedendo la possibilità di rateizzare il debito fiscale su un orizzonte temporale più ampio sconfinando nel 2021. Con lo stesso obiettivo saranno ulteriormente differiti i termini per la ripresa della riscossione, attualmente fissati al 31 agosto. Mentre il riconoscimento della cassa integrazione sarà con metodo selettivo verificando tramite le fatture elettroniche i cali di fatturato. Rispondendo alle domande dei senatori, il ministro dell'economia ha poi rassicurato che «non ci sarà una patrimoniale sugli immobili. Anche se a stretto giro è arrivato il commento di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: «la patrimoniale sugli immobili c'è già e si chiama Imu. Vale 22 miliardi l'anno e il 16 giugno scorso non ha risparmiato neppure le vittime della pandemia. Va ridotta, non basta evitare di aumentarla, direttamente o tramite revisioni catastali».

 

29/07/2020

(Italia Oggi)