News

Recovery Fund, Gualtieri: "Occasione irripetibile, no a ondata di spese e tagli delle tasse"

  • Stampa

Il ministro dell'Economia in audizione in Parlamento: "Risorse per finanziare investimenti e riforme". Il 15 ottobre le linee guida alla Ue

 

15 Settembre 2020

 

MILANO - Il Recovery Fund è una "occasione irripetibile" e un "punto di svolta per il rilancio dell'economia". Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri intervenendo in audizione al Parlamento, sottolineando che Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte invierà oggi le linee guida" del Recovery plan italiano "al Parlamento" ed entro il 15 ottobre alla Commissione europea.

 

Rep:

I piani dei ministri triplicano la spesa del Recovery Fund

di ROBERTO PETRINI

 

"Il Next Generation EU rappresenta un punto di svolta non solo per il rilancio dell'economia in chiave di sostenibilità ambientale, sociale, innovazione ma per lo stesso successo di integrazione europea", ha detto. "È un'occasione irripetibile per l'Europa e l'Italia per uscire da un lungo periodo di stagnazione e da una crisi senza precedenti che stiamo attraversando", ha aggiunto Gualtieri.

 

"Il supporto europeo serve per finanziare pacchetti di investimenti e riforme. Non può consistere in un'ondata di spesa corrente o di tagli d'imposta che non siano sostenibili nel tempo", ha proseguito il ministro. "Deve invece determinare quel pacchetto di maggiori investimenti pubblici: rilancio dell'istruzione, innovazione, ricerca, infrastrutture, sostegno investimenti privati, riforme, che da tempo sono necessari per modernizzare e rendere più competitivo ed equo il nostro Paese", ha aggiunto.

 

Gualtieri ha quindi rimarcato come le risorse andranno impiegate in maniera attenta e senza sprechi. Il Next Generation Eu - ha spiegato - è "un risultato di grande rilevanza" che "ci impone di essere all'altezza nella gestione dell'epidemia e nell'utilizzare al meglio le risorse del programma", che "non può consistere in una ondata di spesa corrente o di tagli di imposta che non siano sostenibili nel tempo" ma "deve invece determinare il rilancio degli investimenti pubblici e privati" e "le riforme che da tempo sono necessarie per modernizzare" il Paese.

 

Quanto alle ricadute sui conti pubblici, il ministro ha poi spiegato che "è ragionevole ritenere che le sovvenzioni non contribuiranno all'indebitamento netto della pa, questo verrà chiarito da eurostat ma è ragionevole ritenere che i grants non faranno deficit aggiuntivo, il governo intende utilizzare i grants per conseguire un incremento di investimenti nel periodo 2021-2026".

 

Dal prossimo anno poi il governo prevede un robusto abbattimento del debito pubblico: "Confermo l'intendimento di conseguire una significativa discesa del rapporto debtio/Pil non solo nel primo anno di recupero dell'economia che auspichiamo sia il '21: questa discesa vogliamo che continui anche negli anni successivi onde rientrare guradualmente sui livelli prepandemici e nel lungo termine conseguire una ulteriore riduzione".

 

(La Repubblica)