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Lavoro, 578.000 posti in meno per colpa del Coronavirus

Forte calo dell'occupazione nel 2° trimestre: -1,2 punti in 3 mesi a 57,6%. I dati della nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del secondo trimestre 2020 diffusa Istat, ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal

 

Dopo una sostanziale stabilitá delle posizioni nei primi due mesi dell'anno 2020, a seguito dello scoppio della pandemia di coronavirus, si è registrata una progressiva perdita di posizioni lavorative a inizio marzo fino a circa 578 mila posizioni in meno al 30 giugno 2020 in confronto alla dinamica dei flussi dei primi sei mesi del 2019, dovuto a -154 mila posizioni a tempo indeterminato e -424mila a tempo determinato. E' quanto si legge nella Nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del secondo trimestre 2020 diffusa Istat, ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal.

 

Nel secondo trimestre 2020, ancor piú che nel primo, il lockdown ha provocato "forti perturbazioni nel mercato del lavoro". In questo contesto, dopo un progressivo rallentamento della crescita nel mese di marzo, il saldo annuo delle posizioni lavorative alle dipendenze diviene negativo a partire da aprile, aggravandosi ulteriormente nel corso del trimestre per poi mostrare qualche segnale di miglioramento nell'ultima settimana di giugno: le variazioni annualizzate delle posizioni lavorative alle dipendenze scendono da -100mila il 15 aprile, a -226mila il 15 maggio, a -236mila il 15 giugno per poi migliorare a -152mila il 30 giugno in confronto a un anno prima. Queste variazione tendenziali tengono conto dei flussi di attivazioni e cessazioni accaduti in tutto l'arco dei dodici mesi, considerando anche l'aumento tendenziale acquisito prima dell'arrivo dell'emergenza sanitaria.

 

La nota trimestrale sulle tendenze dell'occupazione del secondo trimestre 2020 diffusa da Istat, ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal evidenzia, poi, un forte calo dell'occupazione nel 2° trimestre sia rispetto al trimestre precedente sia su base annua; il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 57,6% (-1,2 punti in tre mesi). Nel secondo trimestre l'input di lavoro misurato in termini di Ula (Unitá di lavoro equivalenti a tempo pieno) subisce una eccezionale diminuzione sia sotto il profilo congiunturale (-11,8%) sia su base annua (-17,0%), come conseguenza della riduzione delle ore lavorate a seguito delle notevoli perturbazioni indotte dall'emergenza sanitaria. L'andamento del quadro occupazionale si è sviluppato in una fase di forte flessione dei livelli di attivitá economica, con il Pil che nell'ultimo trimestre segna una diminuzione congiunturale del 12,8%. A livello congiunturale diminuisce l'occupazione dipendente in termini sia di occupati (-2,1%, Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia di posizioni lavorative (-3,9%, Istat, Rilevazione Oros). Tra le posizioni lavorative dei dipendenti del settore privato extra-agricolo, il calo congiunturale si registra nell'industria in senso stretto (-0,9%, -35 mila posizioni), nelle costruzioni (-0,8%, -7 mila posizioni) e, soprattutto, nei servizi (-5,5%, -462 mila posizioni). Nel secondo trimestre, nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate, le attivazioni sono state 1 milione 548 mila e le cessazioni 1 milione 884 mila, entrambe in forte calo in confronto al trimestre precedente (-39,5% e -24,4%, rispettivamente). A livello tendenziale l'occupazione dipendente subisce una consistente riduzione in termini sia di occupati (-3,4%) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell'industria e dei servizi (-4,0%). Il calo si riscontra anche nei dati delle CO (-174 mila posizioni lavorative rispetto al secondo trimestre del 2019, Tavola 1) e si accentua nei dati Inps-Uniemens (-818 mila posizioni lavorative) che hanno un diverso perimetro di osservazione e misurano la situazione puntale a fine trimestre (30 giugno). Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, continua a diminuire sia in termini congiunturali (-101 mila occupati, -1,9%) sia su base annua (-219 mila occupati, -4,1%).

 

18/09/2020 11:36

(Italia Oggi)