Elettrodomestici in stand by: ci costano fino a 90 euro l’anno

L’indagine di Selectra e Midori evidenzia come le lucine che restano accese giorno e notte possono incidere in modo significativo sulle bollette: tra il 10 e il 16%

 

di FEDERICO FORMICA

21 Settembre 2020

 

Quella lucina rossa, alla quale siamo così abituati da non farci più caso, insieme a tante altre pesa tra il 10 e il 16% della nostra bolletta elettrica annuale. È il cosiddetto “stand by”: spegniamo un elettrodomestico ma non ci rendiamo conto che il dispositivo, in realtà, è ancora acceso anche se al minimo. È così per televisori, computer, decoder, condizionatori, lavatrici solo per fare alcuni esempi. Basta starci attenti e staccare le spine quando non li usiamo per risparmiare tra i 18 e i 90 euro in bolletta a seconda dei nostri consumi domestici. Un “trucco” da non sottovalutare soprattutto in un Paese, l’Italia, dove le bollette della luce sono ancora tra le più care in Europa.

 

Il calcolo lo hanno fatto Selectra, la società che aiuta i consumatori a scegliere le tariffe di luce e gas più convenienti, e Midori, un dispositivo che misura i consumi di tutti i dispositivi elettrici di una casa. Lo studio ha analizzato tre profili di consumo: famiglia grande con consumi medio-alti (3800 kWh l’anno), la famiglia tipo presa in considerazione dall’autorità di settore Arera (2700 kWh l’anno) e una coppia con consumi inferiori alla media (1500 kWh l’anno).

 

Per il primo profilo, quello più “energivoro”, spegnendo tutte le luci di stand by si riesce a consumare il 16% in meno di energia, pari a 90 euro. Una cifra importante perché, spiega Selectra, abbassando i consumi (cioè la voce in bolletta “materia prima energia”) si abbassano di conseguenza anche tutte le altre voci che compongono la bolletta. Nello specifico, il 14,5% di imposte, il 16% nella voce “oneri di sistema” e il 3,5% nella voce relativa a gestione e trasporto del contatore. In totale si passa da una bolletta annuale di 744 euro a una di 654 euro.

 

Per la “famiglia tipo”, con consumi nella media, il risparmio totale è di 53 euro l’anno e la voce che si riesce ad abbattere di più è quella delle imposte, che senza stand by cala del 21%. Anche se in termini assoluti è la materia prima energia (che da sola compone il 44% della bolletta di questo tipo di consumatore) ad alleggerire di più la fattura con 22 euro in meno all’anno. Nel complesso, se in un anno si spendevano 504 euro di luce, staccando tutte le spine si arriva a 450.

 

Infine il profilo con consumi più bassi, una coppia con soli 1500 kilowattora all’anno. In questo caso il risparmio è più limitato: il 10% che si traduce in 18,5 euro in meno in bolletta (da un totale di 332 euro a 314). Spegnendo tutte le luci di stand by la componente energia scende del 6,4% (9,3 euro l’anno) mentre la voce che scende di più è quella relativa agli oneri di sistema: -10% pari a poco più di 6 euro l’anno. Spiccioli? Forse. Ma dall’indagine di Selectra non è finita qui.

 

Perché passando al mercato libero dell’energia si può aderire a offerte più convenienti rispetto al regime tutelato (che terminerà il primo gennaio 2022. Secondo le ricerche fatte da Selectra sul comparatore confronto.luce-gas.it una famiglia numerosa potrebbe risparmiare, in questo modo, altri 59 euro l’anno; una famiglia tipo altri 44 euro l’anno e una coppia altri 27 euro l’anno. Che sommati ai 18,5 in meno togliendo le luci di stand by diventano 45 euro risparmiati ogni anno. Una dignitosa cena romantica al ristorante.

 

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(La Repubblica)