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Le misure per il rilancio ancora al palo: oltre tre provvedimenti su dieci in attesa di attuazione

Tra circolari, modelli, decreti, la mole di lavoro è enorme: ci sono misure sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico, altre in attesa del via libera di Bruxelles, altre al ministero del Lavoro

 

di ROBERTO PETRINI

21 Settembre 2020

 

ROMA - Ha il fiato grosso l'imponente operazione di varo di circolari, modelli, procedure informatiche, istruzioni di dettaglio che dovrebbero rendere operative le misure contenute nei quattro decreti anti-Covid da 100 miliardi (Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Agosto). Colli di bottiglia si registrano a Palazzo Chigi e in vari ministeri.

 

Se si prendono in considerazione solo i tre decreti già convertiti in legge (il dl Agosto è in corso di attuazione) su 372 misure complessive ce ne sono 184 che hanno bisogno di implementazione burocratica: di queste solo 71 hanno avuto i relativi provvedimenti attuativi, cioè solo il 19,1 per cento. Mentre 113 misure, pari 30,38 per cento, ancora aspettano di scattare pronte al traguardo, ma ormai con qualche impazienza. Se vogliamo sommare le misure che non hanno bisogno di provvedimenti attuativi (188) più quelle già attuate (71) si arriva a 259 provvedimenti in funzione, pari al 69,9 per cento. Sempre poco.

 

Se invece si valuta l'attuazione delle misure in base allo stanziamento delle risorse che ammontano complessivamente a 100 miliardi, il quadro migliora perché 94 miliardi sono stati già spesi. Mancano all'appello tuttavia 6 miliardi.

 

Tra i principali provvedimenti da adottare, segnalati all'interno dello stesso esecutivo, ci sono molte misure per le imprese sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico, altre in attesa del via libera di Bruxelles, altre al ministero del Lavoro.

 

(La Repubblica)